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Profondo

Regia di Giuliano Giacomelli vedi scheda film

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La recensione su Profondo

di RanieroSuperSonic
8 stelle

Un'avvincente caccia ai mostri marini e ai demoni interiori. "Profondo" è un dramma d'avventura tutto italiano, un unicum nella nostra cinematografia, ma anche un'ambiziosa e delicata opera prima.

Un'operazione davvero singolare, quella che si nasconde dietro "Profondo", un'insolita produzione italiana che attinge - in modo persino originale - a tanto cinema e tanta letteratura d'oltreoceano.

Un film indipendnete, e in alcuni dettagli il low budget si lascia annusare, ma indubbiamente coraggioso e che si fa testimone della tanta creatività e tenacità che si muove nel sottobosco del cinema indipendente italiano.

Il giovane regista (che gli appassionati del genere horror potranno ricordare per il suo coinvolgimento come aiuto regia nel bellissimo "Oltre il guado" di Lorenzo Bianchini) decide di muoversi all'interno di un genere poco battuto dal Nostro cinema, l'avventura, imbastendo una storia di redenzione e speranza che si ambienta quasi interamente in mare aperto. Una "caccia al mostro" tra le onde del mare, una disperata ricerca dell'ignoto e di sè stessi.

La storia, infatti, verte attorno Leonardo (interpretato da un bravissimo Marco Marchese, anche lui già visto nel film di Bianchini), un fotoreporter ormai al capolinea della propria esistenza che decide di avventurarsi in un ultimo importante scoop: dare la caccia al Diavolo Rosso, una leggendaria creatura marina che "infesta" i racconti - oltre che le acquee - di una piccola cittadina di pescatori. La caccia al mostro, che sia reale o no poco importa, diventa il pretesto per Leonardo per esorcizzare i propri demoni e ritrovare sè stesso, prima che sia troppo tardi.

"Profondo" è di base un film drammatico, dunque se vi aspettate un film horror con mostri che sbranano i pescatori siete fuori strada, ma la costruzione del dramma si fa particolarmnete avvincente nella modalità in cui la narrazione cerca un dialogo - trovandolo - con altre forme cinematografiche come il cinema d'avventura, appunto, ma anche con il mistery e l'elemento fantastico (minimale e ben gestito). Molto suggestivo lo stile registico, Giacomelli dimostra di sapere il fatto suo nonostante la giovane età, che privilegia inquadratura lunghe, a tratti estenuanti, silenzi spesso assordanti. Uno stile rigoroso e ben preciso, indispensabile nel delineare il disagio e la depressione che attanaglia il protagonista. 

A rendere il tutto ancor più suggestivo, una fotografia accattivante e una colonna sonora dai toni western particolarmnete efficace.

Un'operazione non priva di qualche difetto, certo, ma possiamo considerare "Profondo" una sorta di unicum nel panorama cinematografico italiano. Disponibile su Amazon Prime Video, il film avrebbe sicuramente meritato qualche passaggio in sala (vista la qualità media dei prodotti italiani che arrivano al cinema senza problemi). 

 

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