Regia di Tinto Brass vedi scheda film
Wow. C'è un mondo malatissimo nella testa di Tinto Brass, e qui siamo di fronte ad un lavoro che, piaccia o non piaccia, va per lo meno definito 'coraggioso'. Di una volgarità senza limiti, del tutto gratuita, ma girato con fantasia e con una trama involutissima, pressochè incomprensibile: l'universo onirico-delirante-lisergico (la scena degli uomini con il naso fallico e la bocca-vagina) di Brass si muove idealmente da Godard (fondamentalmente tutta la pellicola segue un percorso esistenziale, la fuga del protagonista in cerca di sè stesso) a John Waters, all'esibizionismo, al kitsch (ma chissà se Tinto lo conosceva ai tempi). E qui la bilancia pende nettamente verso il secondo, verso il trash, ma calcolato, messo in scena con la volontà di stupire: e ogni tanto, va riconosciuto, Action riesce a stupire. In sostanza è un film che lascia interdetti e poco altro, troppo pesante in certi momenti (scene in cui i dialoghi sono composti esclusivamente di parolacce, ad es.), ma innegabilmente frutto di una scintilla creativa originale. 5 e 1/2.
Scorribande di un attore in declino, ridotto ad accettare una parte in un film porno: fra incontri fortunati e sfortunati arriverà ad una pompa di benzina, dove troverà lavoro e l'amore. Ma anche la morte.
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