Regia di Paul Henreid vedi scheda film
Devo dividere il giudizio su due piani. Il soggetto è interessante, la sceneggiatura è ben scritta e cerca di andare a fondo delle situazioni, la Davis dà la solita prova di tutto rispetto. Ciò che invece è un po' scolastico e piatto è la regia, secondo me, alla quale darei solo la sufficienza. Un regista più capace ne avrebbe fatto un grande noir, o un melodramma di spessore. Il risultato è che il film si guarda volentieri, ma niente più, e rimane qualche rimpianto per l'occasione mancata.
Quanto al tema, una volta in più troviamo una riflessione sulla differenza tra anima/personalità e corpo (diversi noir se ne occupano): due gemelle identiche fisicamente sono in realtà due personalità molto diverse. Si può anche ravvisare il discorso del male che spesso vive latente dentro la persona per molto tempo, finché un giorno, inaspettatamente, esce allo scoperto. Sicché chi l'ha conosciuta per tanti anni, ritiene impossibile che abbia compiuto certe azioni. Se cioè una gemella è una personalità tutta negativa, l'altra è sì migliore di lei, ma comunque ha dentro non poche ombre e recessi inesplorati. Inoltre, il film è anche un'interessante spaccato sulla corruzione all'interno di certe famiglie, sugli scheletri nascosti nell'armadio per decenni, e su taluni matrimoni di mero interesse materiale. Ma è tutta l'alta società a fare una pessima figura in questa pellicola.
Insomma, di carne al fuoco ce n'è, per questo ci sarebbe voluto un regista che sapesse il fatto suo. Ah sì, il titolo italiano è fuorviante (fa pensare a un horror).
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