La recensione su My Prince Edward

di alan smithee

7 stelle

FEFF 22

Fong è una ragazza che vive e lavora all'interno del Golden Plaza, un noto ed affollato centro commerciale di Hong Kong sito nel quartiere commerciale intitolato all'onore del Principe Edward, noto soprattutto per la sua clamorosa decisione di abdcare alla corona per amore di una donna divorziata, a favore della quale egli rinunciò al suo ruolo di re.

La donna vive da anni con il proprietario dell'esercizio commerciale ove lavora, che si chiama – caso vuole – Edward pure lui, ed i due vivono in un appartamento in affitto proprio sopra il loale commerciale che vende articoli da sposa che l'uomo porta avanti ormai da tempo.

Appartamento che la invasiva madre di lui intende acquistargli se il figlio si decide a sposare la sua compagna. La quale peraltro, non necessita di contratti firmati, già piuttosto stordita dagli episodi anche grotteschi ai quali assiste in occasione del suo lavoro di preparazione degli sposi altrui.

Ma il matrimonio s'ha da fare, soprattutto per tacer di mammà (di Edward ovviamente) e da qui iniziano i problemi.

Fong infatti si sovviene di un matrimonio di interesse che ella stessa concluse un decennio prima per ottenere soldi necessari per andare avanti: sposò un cinese desideroso di impiantarsi ad Hong Kong, che poi non rivide più, dimenticandosi di divorziare.

Pertanto ora, in quella situazione fattasi pressante, la donna deve cercare di ritrovare l'uomo, divorziare, e procedere con un matrimonio vero, sposando il suo bonario, affettuoso ma un po' brontolone Edward, che non sa nulla dei trascorsi della donna, e a cui Fong è reticente a rivelare tutto quanto, temendo reazioni spropositate a causa della latente gelosia dell'uomo.

Con la apparente struttura di una commedia degli equivoci, magari brillante e piena di ritmo, My Prince Edward invece spiazza e sorprende positivamente piuttosto per come riesce a fornirci un ritratto originale, disincantato ed inedito di due personaggi del tutto fuori dei cliché che la storia intenderebbe appiccicar loro addosso.

Per la regia funzionale di Norris Wong, My Prince Edward si fa anche forte della strepitosa interpretazione della intensa Stephy Tang, attrice piuttosto nota in patria, affiancata, nel suo ruolo di protagonista un po' afflitta e succube, dal bravo finto burbero Pak Hon Chu nel ruolo del laconico e un po' ingenuo Edward.

La commedia brilla di piccoli, importanti particolari descrittivi di caratteri fuori dal comune, dai quali emerge il ritratto di una coppia apparentemente scoppiata, che trova nel caotico via vai irrisolvibile dei piccoli grandi problemi che la affligge, la risposta più autentica che li induce a non desistere dal quell'inevitabile rito pagano che è diventata la cerimonia matrimoniale, sulla quale costoro hanno peraltro indirizzato il centro nevralgico dei propri interessi commerciali.

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