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Ballo Ballo

Regia di Nacho Álvarez vedi scheda film

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La recensione su Ballo Ballo

di kinemazone
7 stelle

Il miglior omaggio che il cinema può fare ad una cantante è celebrare le sue canzoni.

 

Nell'attesa della fiction-coccodrillo che inevitabilmente produrrà una televisione generalista, in cui probabilmente ci verrà proposta la storia della ragazza Raffaella Perroni che dalla provincia romagnola arriva a diventare una star amata in tutto il mondo lottando contro pregiudizi e rinunciando all'amore, oggi possiamo rievocare il mito di Raffaella Carrà guardando un recente film spagnolo intitolato "Ballo ballo".

Si tratta di un vero e proprio musicarello, come quelli realizzati negli anni '60/'70 con protagonisti cantanti di grido con storie semplici per lo più basati su conflitti generazionali e storie d'amore a lieto fine.

"Ballo ballo" (in originale "Explota explota") non è infatti una biopic sulla grande Raffaella, ma un musical con le più celebri canzoni della cantante italiana che racconta l'emancipazione dei costumi della televisione spagnola negli anni '70, la fine del bigottismo televisivo che arriva grazie al coraggio di una ballerina che richiama la rivoluzione che Raffaella Carrà portò nella televisione italiana con i suoi abiti succinti, il famoso ombelico e i testi delle popolarissime canzoni che parlavano di come sia bello fare l'amore con chi hai voglia tu, con tanti auguri a chi di amanti ne ha più di uno.

Ballo ballo è stato prodotto dalla televisione spagnola RTVE in collaborazione con Rai Cinema, diretto da Nacho Álvarez e interpretato da Ingrid García-Jonsson, Verónica Echegui, Fernando Guallar e Giuseppe Maggio.

Una piccola produzione che rende omaggio ad un'artista nel modo migliore, ossia ricreando sullo schermo l'atmosfera festosa, sensuale e colorata delle sue canzoni.

Raccomandata la visione in lingua spagnola con sottotitoli, sia perché i musical doppiati sono un controsenso e sia perché le versioni italiane delle canzoni in molti casi non hanno nulla a che fare con la storia. E' il caso della scena in cui i protagonisti cantano "Tanti auguri" che in spagnolo recita "Se vuoi far bene l'amore devi venire al sud" e in Italiano "Come è bello far l'amore da Trieste in giù", dove il senso è lo stesso ma magari a Madrid avrebbero scelto un riferimento diverso dal capoluogo friulanooppure la celebre "Rumore" che in spagnolo è "Rumores", letteralmente malelingue. 

"Ballo Ballo" è in streaming su Amazon Prime Video

 

#kinemazone

 

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