La recensione su Est - Dittatura Last Minute

di alan smithee

6 stelle

FESTIVAL DI VENEZIA 77 - GIORNATE DEGLI AUTORI

A poche settimane dalla caduta del Muro di Berlino, nel 1989, tre amici di Cesena decidono di tornare nell'Est Europa, dopo un divertente viaggio compiuto l'anno prima a Sofia, in Bulgheria.

La meta decisa all'ultimo momento, è Budapest, in Ungheria, ma quando, giunti in loco, i tre notano che ormai la ventata di libertà che è derivata dalla caduta del muro, li ha già preceduti al punto da trovare imbarazzo a vedere i generi commerciali acquistati per poter lucrare qualcosa ai banchetti natalizi di un fine anno ormai imminente, ecco che i tre ,ambiano meta.

E si dirigono a Bucarest, in una Romania rimasta baluardo dittatoriale a causa della presenza in carica del despota Ceausescu.

Prima di aver passato la frontiera, si imbattono in un padre di famiglia che chiede cortesemente di consegnare una valigia alla sua famiglia, che egli non può raggiungere per svariati motivi.

Lodo Guenzi, Matteo Gatta, Jacopo Costantini

Lodo Guenzi, Jacopo Costantini, Matteo Gatta

I ragazzi rifiutano per prudenza, insospettiti, ma quando, passato il valico, si accorgono che l'uomo ha nascosto il pacco nel loro bagagliaio, ecco che il panico comincia a serpeggiare tra i tre, ed anche il senso di una vacanza che inizierà a trasformarli in testimoni scomodi di un primo inizio di cedimento di un vero e proprio caposaldo dittatoriale ancora resistente ai moti rivoluzionari e democratici provenienti da ovest.

Liberamente ispirato ad un racconto intitolato Ciao Ceausescu, ispirato alla vera storia occorsa ai tre protagonisti di una simile vicenda, Est - dittatura Last Minute, diretto con diligenza da Antonio Pisu, e narrato dalla voce potente di Ivano Marescotti, si perde un po' troppo nelle scaramucce goliardiche tra amici, che tuttavia costituiscono i veri presupposti che hanno permesso ai tre reali protagonisti di vivere la loro avventura all'interno di un'Europa dell'Est in corso di radicale trasformazione.

Tra gli interpreti, volenterosi anche se un po' acerbi o pedanti, si segnala la presenza di Lodo Guenzi, noto anche e soprattutto come uno dei leader dello scanzonato e satirico gruppo musicale Lo Stato Sociale

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