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Figli

Regia di Giuseppe Bonito vedi scheda film

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La recensione su Figli

di diomede917
7 stelle

Iniziamo col dire che Figli è un film scritto in maniera magistrale.

Mattia Torre ci ha lasciato nel suo testamento cinematografico una sceneggiatura fortemente cattiva, tagliente e politica.

Un conflitto generazionale molto critico tra due modelli genitoriali in un'Italia a crescita zero (e ci sarà un motivo) dove gli anziani rappresentano una maggioranza forte, presente e che ha decisamente compromesso il futuro sociale dei propri figli.

Partendo dal suo monologo "I figli invecchiano" il film ci racconta le mille disavventure per sopravvivere di Nicola e Sara, una coppia decisamente felice del proprio manage, del proprio lavoro e del proprio essere genitori di una figlia di sei anni.

Poi nella vita entra prepotentemente Pietro, il secondo figlio. E da quel giorno, da quel preciso istante tutte le loro certezze crolleranno come un castello di carte.

Come detto nella premessa la vera forza di Figli è di aver raccontanto una tematica, decisamente popolare e vista da diverse angolazioni,con un taglio sorprendetemente scorretto e imprevedibile. Una satira feroce sul rapporto di coppia e il senso della famiglia proprio in un Paese che fa della famiglia il proprio senso di forza e di appartenenza.

Tra Pediatre che sembrano delle Sai Baba delle infanzia, Nonne Rivoluzionarie e Nonni che vogliono fare i figli ma non vogliono fare nonni, Padri bullizzati dalla propria prole e caricature delle 50 sfumature di genitori (fenomenale Valerio Aprea genitore single in preda ai sensi di colpa ogni volta che scopa con una donna rappresentati da un prete che gli urla sempre "Ammmmmerdaaaa").

E in mezzo a questo vortice di sfighe a guadare tra le sabbie mobile delle loro responsabilità ci sono loro 2.

Una Paola Cortellesi e un Valerio Mastandrea in stato di grazia.

Lei in perenne stato di suicidio come unica soluzione ai propri problemi e lui padre sotto sotto all'antica che si sente un super eroe se guarda il figlio mezza giornata o avvia la lavastoviglie.

Si empatizza con la loro situazione perchè è più o meno la stessa di chi decide di fare un altro figlio proprio nel periodo di apparente equilibrio interiore.

Nonostante la cattiveria che fa da filo conduttore in tutto il film, Figli è e rimane un film molto positivo.

Perchè se alla fine, in questo luna park di emozioni costellato da pianti Beethoviani e tentazioni esterne, si rimane insieme e dopo tutto ci si ama più di prima allora niente e perduto.

Voto 7+++quasi 7,5 

 

 

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