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Maria

Regia di Pedring Lopez vedi scheda film

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AndreaVenuti

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La recensione su Maria

di AndreaVenuti
6 stelle

Maria è un film filippino del 2019, scritto e diretto da Pedring A. Lopez. L'opera è attualmente visibile con i sottotitoli in italiano su Netflix.

 

Sinossi: Una nota assassina nel pieno di una missione si rifiuta di uccidere due persone innocenti segnando così la sua condanna a morte. La ragazza a questo punto innesca con astuzia la propria scomparsa e riesce a rifarsi una vita tuttavia il passato non tarderà a ripresentarsi e lei sarà costretta ad impugnare nuovamente le armi...

locandina

Maria (2019): locandina

Negli ultimi anni il cinema asiatico ha partorito diversi action movie al femminile (pensiamo a L'Assassina di Jung Byung-jil) tenaci e sopra le righe, tali da meritarsi l'apprezzamento di un vasto pubblico cultore del genere e di conseguenza posizionarsi accanto a pietre miliari del genere quali The RaidThe Man from Nowhere o La Notte Su Di Noi.

 

Tra i vari paesi implicati nella realizzazione di tali film oltre all'onnipresente Indonesia (ringraziamo il gallese Gareth Evans) troviamo a sopresa le Filippine ed il merito va ad un veterano del cinema di genere come Eric Matti, il quale ha diretto il folle ed in parte politico BuyBust (apprezzato ad esempio da un certo Johnnie To, il tutto documentato dai profili social dello stesso Matti).

 

Vista la situazione Pedring A. Lopez, connazionale di Matti, ha pensato bene di cavalcare l'onda e di realizzare il suo revenge movie al femminile incentrato sulla bella diva Cristine Reyes, sfortunatamente però Lopez nonostante sia un professionista noto in patria non ha il talento e l'estetica di Matti e lo si intuisce fin dalla prima sequenza.

 

Comunque prima di procedere con l'analisi del film, spendiamo due parole sul regista: Pedring A. Lopez è un autodidatta che ha mosso i primi passi nelle sale di montaggio, in seguito è entrato nel settore degli spot pubblicitari in veste di video editor; contemporaneamente si specializza sugli effetti visivi per poi diventare un rinomato regista di video musicali e solo negli ultimi anni ha deciso di dedicarsi completamente al cinema (lui ha affermato di amare l'horror asiatico ed il cinema di Hong Kong).

Cristine Reyes

Maria (2019): Cristine Reyes

Bando alle ciance; Maria è un revenge movie dignitoso, si lascia guardare volentieri tuttavia si intuisce chiaramente come il regista non sia ancora pienamente consapevole dei suoi mezzi alternando situazioni interessanti a momenti fiacchi e fuori luogo.

L'inizio a proposito non è dei più incoraggianti; Lopez vorrebbe partire forte mostrandoci subito una scena tosta e complessivamente l'assalto rappresentato non è mal diretto però non regge il confronto con i film citati in precedenza, ormai l'asticella si è alzata notevolmente e lo hanno capito anche oltreoceano (John Wick, Atomica Bionda, Polar, ecc).

 

Poco dopo l'incipit assistiamo al cambiamento radicale della protagonista, da assassina spietata a casalinga amorevole.

In questo frangente Lopez accenna un eco di critica politica in cui si evince la totale sfiducia verso la classe politica, avida e corrotta. Aspetto sempre intrigante che tuttavia viene subito abbandonato a favore di una classica storia di vendetta piena di clichè; fin qui nulla di male tuttavia nel momento in cui rinunci completamente all'aspetto narrativo, dovresti dedicare anima e corpo alle scene action stile Timo Tjahjanto ma come già scritto in precedenza Lopez non dispone di quel tipo di talento.

 

Le coreografie d'azione quindi non sono estremamente complesse, sembrano quasi girate con il pilota automatico (complice anche un cast non eccezionale dal punto di vista marziale) inoltre l'ambiente esterno non viene quasi mai sfruttato.

Un altro aspetto sul quale Lopez doveva fare più attenzione è il fanservice; nel corso del film non mancheranno avvenenti assassine (bellissime e qui non si discute) però sono troppo provocanti e non idonee al contesto: non puoi presentarti ad uno scontro con una tuta aderente ed un crop top (alla prima coltellata arrivi dritto al creatore e ciao missione)

Cristine Reyes

Maria (2019): Cristine Reyes

Il film ha comunque i suoi momenti d'interesse.

Le scene di tortura, anche se gratuite e non sempre contestualizzate, catturano l'attenzione dello spetattore con immagini forti e brutali inoltre si segnala verso la fine una lunga sequenza molto bella. La nostra Maria ha deciso di distruggere una raffineria di droga e dopo aver eliminato sileziosamente il primo nemico inzia uno scontro a viso aperto:

 

 

- Lopez fortunatamente ci delizia con un long take dove la macchina da presa è bassa e fissa e sullo schermo le mazzate fluiscono fra profondità e fuori campo (in passato già visto in The Protector del celebre thailandese Prachya Pinkaew). 

 

- Nella scena succesiva, siamo sempre in raffineria, il regista opta per un altro long take questa volta con carrellata orizzontale (un must del genere, Old Boy vi ricorda qualcosa) anticipato da una breve e probante inquadratura a piobo.

 

Valida ed intrigante anche la scena in una angusta toilette dove Maria si scontra con una ragazza agguerrita, e qui Lopez usa sapientemente la plongèè.

Cristine Reyes

Maria (2019): Cristine Reyes

Cristine Reyes

Maria (2019): Cristine Reyes

In conclusione Maria è un action senza pretese con diversi difetti che soffre e molto il paragone con alcuni suoi predecessori; la visione è quindi consigliata solo a chi ama il genere consapevole però di trovarsi di fronte ad un film poco più che dignitoso.

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