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Suite 313

Regia di Aaron Pederis vedi scheda film

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La recensione su Suite 313

di undying
6 stelle

Un agente di polizia rimane intrappolato in un condominio all'interno del quale una società di ricerca ha scatenato l'Inferno. Fratello gemello di Hotel Inferno, Suite 313 è l'ennesimo horror Necrostorm girato in Italia e destinato al mercato estero. Peccato che un prodotto di questa qualità non trovi adeguata distribuzione sul territorio nazionale

 

locandina

Suite 313 (2017): locandina

 

L'agente Connor (Mario Sarri) si reca in soccorso di Sandra (Livia Paresi) a seguito delle ripetute chiamate effettuate dalla ragazza al 911. La richiesta di aiuto arriva da via Element Street, da un enorme condominio presso il quale ha sede anche la Lumen Corporation, una società dalle ambigue finalità di investigazione paranormale. Giunto sul luogo, presto Connor si rende conto che l'abitazione è stata trasformata in un centro di ricerca, condotta illegalmente facendo atroci sperimentazioni sugli esseri umani.

 

scena

Suite 313 (2017): scena

 

Produzione italiana targata Necrostorm, parente stretta di Hotel Inferno per svariati motivi. A cominciare da un soggetto in parte simile (là un hotel, qui un condominio tecnicamente all'avanguardia), proseguendo poi con un tipo di ripresa che rimanda ai videogiochi, dove il protagonista viene costantemente ripreso in terza persona  (la telecamera è sempre alle sue spalle). Protagonista di fatto anonimo (indossa un casco e mai lo si vede in volto) ma che ha la stessa voce del Frank Zimosa di Hotel Inferno, prestata in doppiaggio da Roland Stone.

 

scena

Suite 313 (2017): scena

 

La medesima impronta stilistica, dunque, suscita il dubbio sull'attribuzione in regia dell'accreditato Aaron Pederis, sconosciuto cineasta qui alla sua unica esperienza. Giulio De Santi figura nei crediti solo per il soggetto, ma rimane forte il dubbio che sua sia anche la direzione. Suite 313 si distingue comunque nel catalogo della Necrostorm per un approccio al genere più di atmosfera e per un contenuto splatter molto più limitato rispetto allo standard, anche se particolarmente impressionante figura l'entrata nell'appartamento di Connor, con la scoperta di una cucina teatro di non meglio specificati fatti violenti. Nel complesso, in forza di un angosciante clima di claustrofobico terrore dovuto al sistema di sicurezza causa il quale l'agente Connor resta intrappolato, Suite 313 riesce a generare puri brividi di terrore grazie ad un uso mirato della fotografia (spesso oscurata e manipolata da filtri ad effetto spettrale) abbinato a riprese dinamiche ed elaborate.

 

scena

Suite 313 (2017): scena

 

Ancora una volta la Necrostorm riesce a centrare il bersaglio: con l'uso di un paio di attori (e lo stratagemma del contatto radio con la donna scomparsa) e un'unica location, l'ottimo lavoro in post produzione (con effetti digitali impercettibili) rende il prodotto adatto al mercato internazionale. Girato in Italia e rimasto purtroppo inedito, lo si può trovare in dvd e bluray solo in lingua inglese con sottotitoli in italiano. Ma questo non è un difetto, dato il buon accorgimento riposto anche al reparto audio, con effetti sonori (e litanie vocali) che contribuiscono a rendere l'esperienza della visione a dir poco coinvolgente.

 

scena

Suite 313 (2017): scena

 

"Quest'orrore della solitudine, questo bisogno di dimenticare il proprio io nella carne esteriore, l'uomo lo chiama nobilmente bisogno d'amare." (Charles Baudelaire)

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