Regia di Kyle Newacheck vedi scheda film
Omaggio in chiave commedia del mondo di Agatha Christie ed Hercule Poirot. Ma se l'idea di partenza è buona, non altrettanto si può dire del risultato finale, zavorrato da uno script poco brillante e dalla coppia protagonista Adam Sandler – Jennifer Aniston. VOTO: 3
Quando un giorno, fra mille anni, Adam Sandler non sarà più fra noi, l'epitaffio più azzeccato che potranno incidergli sulla pietra tombale dovrebbe essere: “Qui riposa Adam Sandler, attore hollywoodiano del quale se hai visto un film li hai visti tutti”. Davvero, interpreti il ruolo che interpreti, Adam Sandler interpreta sempre e solo se stesso. Un po' come Christian De Sica da noi, insomma. Nonostante ciò, Netflix ha riempito il suo catalogo con un'infinità di titoli dell'ex membro del Saturday Night Live e io sono caduto in questa trappola chiamata “Murder Mystery”. Si tratta evidentemente di una sorta di omaggio al mondo di Agatha Christie ed Hercule Poirot realizzato in chiave commedia. Fin qui tutto bene. L'idea di base era insomma buona. Il problema è che molto spesso un buon soggetto diventa poi una debole sceneggiatura e questa diventa a sua volta un insieme sbirindellato di immagini la cui esistenza risulta davvero difficile da giustificare. E se uno script zoppo (firmato James Vanderbild) lo dai in pasto a una coppia di attori non esattamente impeccabile formata dal già citato Sandler e da Jennifer Aniston, il risultato finale non potrà che essere disastroso. Si sorride a un paio di batttute del protagonista, si fa un giro virtuale di locations francesi e italiane da cartolina e dopo 100 minuti si scende dalla giostra. Davvero troppo poco. Vien da chiedersi: ha davvero bisogno Sandler di licenziare due-tre fetenzie del genere ogni anno? Non ha curiosità di misurarsi con un altro tipo di cinema? Ha ormai ammassato una fortuna, che senso ha continuare a far filmetti così solo per intascare ricchi compensi?
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