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Lo spietato

Regia di Renato De Maria vedi scheda film

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La recensione su Lo spietato

di marcopolo30
6 stelle

Adattamento romanzato del saggio “Manager calibro 9”. Dirige Renato De Maria, un esperto nel campo del poliziottesco anni '70, e lo fa rivisitando il genere secondo l'ottica del secolo XXI. Ottimo Scamarcio, non benissimo le due protagoniste femminili. VOTO: 6

Liberamente tratto dal saggioManager calibro 9 di Piero Colaprico e Luca Fazzo, il cui titolo si rifà evidentemente al classico di Fernando Di Leo “Milano calibro 9“, “Lo spietato“ è un viaggio nella malavita milanese degli anni '70 e '80. Il punto di vista è quello di Santo Russo, immigrato dalla Calabria a Milano sul finire degli anni '60, sedicenne, figlio di un infame della 'ndrangheta e perciò emarginato non solo come immigrante ma anche all'interno stesso della comunità calabrese. Lo stile è in tutto e per tutto un omaggio al poliziottesco nostrano anni '70 , riveduto però secondo l'ottica del secolo XXI. In questo il regista Renato De Maria dimostra davvero di conoscere bene l'argomento. D'altronde, non a caso, De Maria aveva diretto qualche anno prima il documentario “Italian Gangsters”. Sotto quest'aspetto il film è davvero eccellente. Interprete principale è Riccardo Scamarcio, un attore che negli ultimi anni sto rivalutando non poco, dopo averlo considerato per anni men che mediocre. Ottima è infatti la sua performance, che gli è valsa anche la nomination al David di Donatello come miglior attore (premio andato poi a Pierfrancesco Favino per “Il traditore“). Peccato invece per i ruoli femminili. Due ruoli molto forti (e molto ben scritti), quello della dolente moglie calabrese Mariangela e quello della raffinata amante francese Annabelle. Peccato nel senso che le due attrici scelte per tali parti, Sara Serraiocco e Marie-Ange Casta, non danno mostra di grande carisma, perdendo decisamente il confronto con Scamarcio, e finendo col far traballare una struttura altrimenti molto solida. Stupenda invece la colonna sonora, ma d'altronde quando si sale sulla macchina del tempo per scendere negli anni '70 la probabilità di cadere in piedi è press'a che pari al 100%.

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