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Les Envoûtés

Regia di Pascal Bonitzer vedi scheda film

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La recensione su Les Envoûtés

di alan smithee
4 stelle

CINEMA OLTRECONFINE

Collaboratrice di una nota rivista periodica femminile, Coline si spinge, incalzata dalla propria redattrice, sin sulle montagne dei Pirenei, per intervistare l'affascinante, rude e taciturno Simon, di professione pittore, che sostiene di aver potuto vedere il fantasma della madre nell'atto in cui essa si trovava sul punto di morte.

La ragazza appare sinceramente interessata alla vicenda, soprattutto da quando una sua amica di recente l'ha resa partecipe di un episodio simile occorso ad ella nei confronti del padre.

Ma l'incontro col tenebroso Simon avvicina i due soprattutto dal punto di vista fisico, rendendo palpabile l'attrazione reciproca che viene a crearsi tra i due, e che non farà altro che complicare la situazione già di per sé imbarazzante e senza futuro.

Se, come suggerisce il titolo stesso, una forma di "sortilegio" finisce per crearsi tra i due attraenti protagonisti di questa vicenda, si tratta certamente più che altro di una questione sentimentale e fisica, più che soprannaturale.

Il regista Pascal Bonitzer, che pare essersi qui ispirato lontanamente al racconto di Henry James "Gli amici degli amici", infatti ha l'accortezza e la prudenza di restare più sui personaggi reali, che sul coté paranormale, potendo contare sul fascino indiscutibile che i due protagonisti, Sara Giraudeau e Nicolas Duvauchelle riescono a garantire, accentuando il lato enigmatico che diventa quasi una sfida tra i due controversi e combattuti protagonisti, per aggiudicarsi ognuno il primato sull'altro.

Al film, di fatto non proprio clamoroso, si riconosce la scelta tutto sommato coraggiosa di non volersi appoggiare troppo al coté thrilling, pur affrontando argomenti complessi e a tal punto impalpabili che il mistery avrebbe consentito di semplificare e facilitare, senza doversi crogiolare in spiegazioni o avvicendamenti sentimentali un po' pedanti e prevedibili.

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