La recensione su Batman Ninja

Batman Ninja è un film d'animazione giapponese del 2018, diretto da Jumpei Mizusaki e prodotto da Warner Bross Animation.

Sinossi: Durante uno scontro con Gorilla Grodd, Batman viene risucchiato all'interno di uno strano marchingegno che si rivelerà essere una macchina del tempo, catapultandolo in un villaggio del Giappone feudale dove il nostro eroe incontrerà le sue vecchie conoscenze con l'obiettivo di tornare nella sua amata Gotham.

Batman Ninja (2018): locandina

La Warner Bros Animation a partire dal 2007 con Superman: Doomsday- Il giorno del giudizio ha dato il via al DC Universe Animated Original Movies, ossia una serie di film direct-to-video con protagonisti i personaggi dell'Universo DC; opere in alcuni casi molto interessanti, essendo fedeli trasposizioni di celebri comics come ad esempio Batman Anno Uno oppure All Star Superman, ma onestamente mai nessuno si sarebbe aspettato una collaborazione con artisti giapponesi affidandogli addirittura piena autonomia artistica ed obiettivamente almeno il soggetto iniziale è intrigante e geniale.

Batman Ninja (2018): scena

Parlando di Batman Ninja è importante evidenziare l'ottimo lavoro del regista Mizusaki (alla prima regia in solitaria) e del character design Takashi Okazaki (celebre per aver collaborato all'anime Afro Samurai dello studio Gonzo con musiche di RZA nel 2007), i quali sono riusciti a proporre un pounto d'incontro innovativo e sperimentale tra cultura asiatica ed occidentale ed i diversi registri stilistici lo confermano pienamente; i contadini giapponesi vengono ad esempio rappresentati con disegni dal tratto essenziali ma estremamente pulito mentre il discorso cambia radicalmente per i personaggi DC dove si ricorre in parte alla CGI (in alcuni frangenti sembrano quasi in cell sharing).

Il regista inoltre ci regala delle sequenze davvero sui generis come quella dell'incontro tra Batman ed un contadino che sembrerebbe essere il Joker, qui il regista ci propone delle tavolozze di acquerelli dal tono onirico-psicadelico.

Batman Ninja (2018): scena

Batman Ninja (2018): scena

Oppure pensiamo alla lunga sequenza in cui ci vengono presentati tutti i villain approdati nel giappone feudale, qui il regista strizza l'occhio alla cultura pop a stelle e striscie, ma invece che guardare al mondo dell'animazione pesca a piene mani dall'universo videoludico; l'introduzione di questi personaggi richiama le scene d'intremezzo in cui facciamo la conoscenza del nemico/boss da sconfiggere nella celebre saga di videogiochi di Borderlnas dei ragazzi di Gearbox Software.

Questo stile richiama anche i fake trailer presenti in alcuni film di Tarantino (un qualcosa di analogo lo avevamo già visto in Sukiyaki Western Django di Miike)

Detto questi Jumpei Mizusaki non si dimentica di essere giapponese e rende omaggio alla cultura del proprio paese, nello specifico richiamando la prima generazione d'oro del genere Mecha partorita dal genio di Go Nagai, infatti i castelli conquistati dai cattivi sono in realtà dei Robot giganti pilotabili,pronti a darsi battaglia.

Batman Ninja (2018): scena

Fin qui tutto bene anzi beissimo, sfortunatamente però il film presenta un elemento assai negativo, e mi sto riferendo alla sceneggiatura praticamente assente; Batman Ninja fatica e non poco a reggersi su sè stesso dal momento che il suo perno portante è esclusivamente l'avvicendamento di twist plit e combattimenti (bellissimi, degni dei migliori Battle Shonen) senza una qualsivoglia di corerenza logica e interesse/intrigo narrativo, a tal proposito secondo me si doveva strutturare il progetto in una mini-serie anime di 4/5 episodi da 20/25 minuti, mentre come lungometraggio alla lunga stanca nonostrante la magniloquenza avanguardistica dei disegni.

Batman Ninja (2018): scena

Batman Ninja (2018): scena

Alla fine dei conti ho deciso d premiare la voglia d'innovazione degli artisti nipponici e del coraggio di Warner Bross di produrre un progetto folle e assolutamente diverso dai suoi standard.