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L'isola dei cani

Regia di Wes Anderson vedi scheda film

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La recensione su L'isola dei cani

di ange88
10 stelle

Giappone, anno 2038. Una strana epidemia colpisce tutti i cani del paese.Per evitare che questo malanno venga trasmesso agli umani, i cani vengono confinati su un isola-discarica dal losco sindaco della città di Megasaki, Kobayashi. Atari, nipote del sindaco, si tuffa a capofitto alla ricerca del suo fedele amico a quattro zampe. Arrivato sull’isola incontrerà un gruppo di cinque cani che aiuteranno Atari nella ricerca del suo cane...

 

locandina

L'isola dei cani (2018): locandina

 

L’isola dei cani è il 9° lungometraggio di Wes Andreson e il suo secondo film di animazione in stop motion dopo Fantastic Mr. Fox nel qual Anderson, sulla base del romanzo di Roald Dahl Furbo, il signor Volpe, costruì un film pervaso dalla sua fantasia portando la sua creatività e il suo stile sul piano dell’animazione con risultati eccellenti.

 

Isle of Dogs nasce dal soggetto firmato da Wes Anderson, Roman Coppola, Jason Schwartzman e Kunichi Nomura, sceneggiato poi dallo stesso Anderson elaborando un trattamento originale su più livelli, come per esempio la scelta di far parlare i cani in lingua inglese mentre gli umani nella propria lingua(in giapponese) andando così poi a giocare anche con lo spettatore ribaltando la percezione della compressione del linguaggio, ovvero capiamo cosa dice l’animale ma non l’uomo.

 

Sullo stile non manca l’umorismo del tutto personale di anderson che si sposa alla perfezione allo spirito stesso del film e all’atmosfera che si viene a creare, data sia dalla costruzione dell’ambientazioni sia dallo sviluppo narrativo.

 

Wes Anderson

L'isola dei cani (2018): Wes Anderson

 

Sul lato tecnico, una ottima cura dei dettagli sulla costruzione fisica dei personaggi e delle animazioni stop motion. Cura notevole anche nella costruzioni dell’ ambientazioni molto originali e dettagliate che seguono le pulsioni per le simmetrie del regista, quest’ultime marcate oltre che nella costruzione delle inquadrature anche nella costruzione stessa dei piani.

 

La regia è in puro stile Anderson: la già citata ricerca nella costruzione simmetrica delle inquadrature, movimenti rapidi dell MdP e  montaggio piuttosto serrato. Non mancano le classiche panoramiche a schiaffo come anche la presenza di split screen, il tutto a seguire un ritmo impeccabile all’interno di ottimo svolgimento dell’intreccio narrativo.

 

Cast corale invidiabile che presta le voci ai personaggi: Cranston,Norton,Balaban,Murray e Goldblum per il quintetto canino che supporta il giovane e determinato Atari, calzano alla perfezione con il carattere dei loro personaggi. Nel cast troviamo anche altre stelle come McDormand,Johansson,Murray,Abraham,Keitel,Watanabe,Swinton ed altri, chi a prestare voce alla controparte canina, chi ad un personaggio umano costruito quasi su misura all'attore.

 

scena

L'isola dei cani (2018): scena

 

Altri elementi di nota: l'ottima fotografia di Tristan Oliver e le originali musiche di Alexandre Desplat, quasi minimali con protagonista le percussioni e le sezione ritmiche in generale, esaltando così il ritmo stesso del film ottendo come risultato finale melodie a cavallo tra l’orientale e il moderno che assumo una personalità unica.

 

scena

L'isola dei cani (2018): scena

 

Un film divertente ed originale, ben scritto e dall’ottimo ritmo, tecnicamente inecepibile.Uno dei miglior lavori di Anderson.
Voto:9(v.o.s)

 

 

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