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The Lodgers - Non infrangere le regole

Regia di Brian O'Malley vedi scheda film

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La recensione su The Lodgers - Non infrangere le regole

di Furetto60
5 stelle

Discreto horror "vecchio stampo"

La storia è collocata intorno al 1920, nella sperduta campagna irlandese.Due giovanissimi fratelli rimasti orfani in tenera età, vivono da soli in una enorme tenuta, in completo disfacimento, lontani dal villaggio e assediati dai creditori, dopo la tragica  morte dei loro genitori,finiti suicidi affogati nel lago.Rachel e Edward vivono come dei reclusi nella loro  casa di famiglia, prigionieri di una presenza sinistra e demoniaca, che prende possesso della tenuta durante la notte, quando si fa sentire,imponendo ai ragazzi delle ferree regole, I due sono infatti vittima di un sottile ricatto, basato su tre imposizioni ,recitate in una nenia per bambini, cioè devono essere a letto entro la mezzanotte, non devono invitare alcun estraneo in casa e soprattutto non devono separarsi, pena la loro stessa vita.Rachel tuttavia ha la possibilità durante il giorno di recarsi presso il lago della tenuta, e può recarsi al villaggio per comprare il cibo quotidiano. Proprio durante una di queste passeggiate, incontrerà Sean, un giovane soldato appena tornato dal fronte con una gamba amputata, figlio della proprietaria dell'emporio e da subito attratto dalla giovane, che ricambierebbe l’interessamento,solo che la storia sentimentale è resa difficile, dai macabri segreti di famiglia, e dal rapporto morboso che Rachel condivide con Edward.che a volte ostenta un comportamento violento, in altri momenti invece è  estremamente remissivo. Oltretutto un giorno si presenta alla loro porta un arrogante avvocato,che  comunica l’estinzione del loro patrimonio di famiglia e la necessità inderogabile, per sanare i debiti, di vendere la casa, nel frattempo  le oscure presenze che occupano la magione diventano sempre più invadenti ed aggressive. 

The Lodgers è soprattutto una classica ghost story,ma è anche un dramma familiare,dal tratto  claustrofobico, con una  leggera declinazione incestuosa e un colpo di scena finale, che però non è troppo imprevedibile C'è un forte senso di mistero, che pervade la storia,il regista calca la mano con forza,sulle torbide atmosfere che permeano l’ edificio, tuttavia l’horror è costruito per sottrazione, con uno scabro minimalismo, voluta sobrietà negli arredi e in gran parte degli ambienti, comunicando così immediatamente la sensazione di un luogo non vissuto, ma infestato degli spiriti, quasi un cimitero, in cui i due giovani sono prigionieri. Ancor più tale sensazione di declino è trasmessa dalla scelta della fotografia, con i toni freddi, dei colori autunnali. Tutto sembra esteticamente freddo e spento, sospeso da un inevitabile destino,tra acqua e sottostanti inferi,in una sorta di maledizione, che ricorda le atmosfere della "La caduta della casa degli Usher" di antica memoria. Horror vecchio stampo ,in cui la paura è perlopiù suggerita e solo in conclusione esposta, la tensione poggia più sull’attesa, sulla rappresentazione del pericolo, che sulla minaccia reale. In un susseguirsi di dettagli, una botola sul pavimento che a fatica è tenuta chiusa e da cui l’acqua fuoriesce per salire verso l’alto, o le inquietanti silhouette che emergono dal lago, sussurri e scricchiolii. l'arcano, che tiene incatenati Rachel ed Edward ,ad un fosco e inconcepibile passato,è  svelato tra un vago riferimento e l’altro solo in extremis.

Non male, ma certamente non originale.

 

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