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Sword Art Online the Movie: Ordinal Scale

Regia di Tomohiko Ito vedi scheda film

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La recensione su Sword Art Online the Movie: Ordinal Scale

di SatanettoReDelCinema
3 stelle

Delle tante opere di animazione nipponica, cinematografiche o televisive, che io abbia mai visto in tutta la mia vita, la serie animata Sword Art Online è una di quelle che più di tutte mi ha irritato e, in generale, fatto schifìo. Un'idea potenzialmente interessantissima (una bomba, più volgarmente) con un inizio fresco, spumeggiante e coinvolgente realizzata però in maniera pessima a dire poco.

Pur avendo abbandonato l'anime originale a circa un terzo dell'effettiva durata attuale ho voluto fare un tentativo con il suo primo OAV, Ordinal Scale (che, come ho fatto con Bandersnatch, abbrevierò in tal modo onde evitare di dover ripetere ogni volte il nome del brand). Badi bene, tuttavia, che non l'ho visto al cinema bensì su Netflix e a quanto pare ho preso una saggia decisione dal momento che tra le parole di conoscenze personali e di commenti del web ho appreso che in tanti cinema, incluso quello della mia città, c'era gente che faceva commenti di continuo o versi di ogni genere. Scampato pericolo, insomma, anche se forse i commenti idioti in sala avrebbero potuto rendere l'esperienza un minimo più divertente.

Nessuna novità per quanto mi riguarda, Ordinal Scale riprende bene o male tutti i pregi e difetti di SAO (o quantomeno del primo arco, l'unico che ho visto a parte l'inizio del secondo) e li centuplica, soprattutto i difetti.

La cosa migliore è sicuramente l'animazione, come lo era anche nella serie originale. I combattimenti in particolare sono resi in maniera estremamente dinamica e realizzati nei minimi dettagli, come anche nella serie originale, dove però ce n'erano meno (altro motivo di delusione totale provata nei suoi confronti), nonostante qualche difetto evidente si noti in particolare nelle inquadrature a campo più lungo, con figure riciclate, e volti ed animazioni appena abbozzate. Ma ciò è comunque il male minore, come per la serie originale.

Il problema principale e reale di Ordinal Scale è la scrittura di una stupidità allucinante, come lo era anche per la serie originale (so di ripetermi ma altrimenti non si può spiegare). Il personaggio principale, che ha il carisma di un calzino affumicato, e il suo interesse amoroso, che qui per fortuna non è più una damigella da salvare come ad un certo punto della serie ma che torna ad avere un minimo di carattere, vivono situazioni e dicono cose che sono semplicemente scimmische, roba che i film dell'Asylum sono dei Premi Oscar alla sceneggiatura originale.

Personaggi idioti, anche quelli di contorno che sono uno stereotipo patetico dietro l'altro nonché l'inconsistenza più assoluta, come anche nella serie originale, che vivono una storia che non decolla e presenta buchi degni di una groviera e stronzate degne di uno scarabeo stercorario, come nella serie originale, e con musiche che spesso non cozzano un emerito membro di cavallo con la scena, questa invece una quasi novità del film rispetto alla serie originale.

Un'opera imbarazzante, ridicola, imbarazzantidicola, che a parte l'animazione e la premessa è completamente priva di sostanza, all'infuori di quelle che assumono i suoi sceneggiatori.

 

Voto: 3,5/10.

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