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Il bianco, il giallo, il nero

Regia di Sergio Corbucci vedi scheda film

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La recensione su Il bianco, il giallo, il nero

di mm40
6 stelle

Sorpresa sorpresa: il personaggio di Milian nel Delitto al ristorante cinese (1981), quello di Ciu Ci Ciao, esisteva già 7 anni prima, identico, si atteggiava e veniva doppiato allo stesso modo e - nota non trascurabile - era giapponese. Nasce in questo spaghetti western parodico e si accompagna, a formare un trio bizzarro, eterogeneo ma assortito in maniera assolutamente efficace, con il belloccio Giuliano Gemma ed il 'brutto' leoniano (qui più che altro cattivo) Eli Wallach. Non è l'ennesima stanca rivisitazione dell'epopea dei cowboys in chiave di commedia, o meglio: si parte da questi presupposti, ma la sceneggiatura di Amendola-Corbucci-Asseo-Muncada ed il bel tris di protagonisti riescono a mettere a segno un'opera che brilla di luce propria, senza necessariamente rifarsi ad altre opere (se non, chiaramente, a Il buono, il brutto, il cattivo, richiamato già dal titolo e con la cui trama questo film ha qualche debito), per seguire i doverosi schemi del genere e metterli di tanto in tanto in (rispettosa) burla. Qualche volgarità - soprattutto nei giochi di parole voluti/non voluti del samurai - e poche pallottole, un pony come bottino finale da raggiungere: che non si tratti del classico western è abbastanza palese. Ciò che vale la pena sottolineare è, al di là della citata compiutezza della storia, la sottile vena d'ironia - rarità per il western - che sa farsi beffa con leggerezza degli stereotipi del genere, senza screditare i lavori altrui e soprattutto senza scimmiottarli o stravolgerli in forma comica: a tale proposito bastino i primi due minuti della pellicola, in cui un monologo della moglie dello sceriffo cita a raffica una serie di titoli di classici western, da Giù la testa a Per un pugno di dollari, da Trinità a Django dello stesso Corbucci. Anche per la lunga frequentazione del genere - come autore tutt'altro che disprezzabile - va ammirata la scelta del regista di  mettere in scena un lavoro simile. Piacevoli le musiche dei fratelli De Angelis. 6/10.

Sulla trama

Far west. Un samurai giapponese è in cerca di un pony rubato, da lui considerato sacro. Gli si affiancano un pistolero di origine svizzera e lo sceriffo Black Jack: dovranno affrontare sia indiani che cowboys, mentre continueranno a cercare di fregarsi ed eliminarsi fra loro tre.

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