Regia di Mario Mattòli vedi scheda film
Commediola in lievissimo anticipo sull'era dei musicarelli e che in un certo senso ne spiana la strada. I protagonisti canori, Tony Renis e Mina, si esibiscono in una serie di successi del momento (da Quando quando quando a Renato) alternando parti cantate a parti narrate, non sempre in continuità logica fra loro; lo schema di fondo è quello più classico della commedia sentimentale: due ragazzi che si amano, un impedimento alla loro relazione, il superamento di tale ostacolo e via di lieto fine. Fra gli altri interpreti si segnalano Francesco Mulè, Pietro Tordi, Graziella Granata, Toni Ucci, Piero Mazzarella e, in comparsate, anche Claudio Villa e Joe Sentieri, altri nomi popolarissimi della canzone italiana a quei tempi. In un ruolino c'è pure Santo Versace, fratello del noto (futuro) stilista. Sceneggiatura della premiata ditta Metz-Gianviti, musiche originali di Gianni Ferrio: Mattoli si limita ad amministrare una macchinuccia ben oliata (che però non porta da nessuna parte). 3/10.
Il giovane cantante Tony Renis firma il suo primo contratto discografico, ma ignora la clausola secondo cui non deve assolutamente sposarsi per non perdere fans femminili. Tony è a un passo dal matrimonio con la propria ragazza, ma i discografici vorrebbero organizzare, a scopo puramente promozionale, una sua fittizia relazione con la collega Mina...
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