Regia di Mary Lambert vedi scheda film
Sequel modestissimo della trasposizione di un famoso romanzo di Stephen King. Zero assoluto sul piano delle atmosfere, rimpiazzate in malo modo da alcune scene gore gettate lì alla rinfusa. Un film da evitare.
Se partendo da un ottimo romanzo di Stephen King la regista Mary Lambert era riuscita a tirar fuori un film appena passabile, era inevitabile che un eventuale sequel non supportato dalla mano ferma di Mastro King non poteva che essere un disastro annunciato. E infatti ben poco v'è da salvare in questo horroraccio che in nessun momento riesce a creare le giuste atmosfere e risolve il tutto in qualche scena gore facile facile. E questo senza far menzione delle assurdità che vengono proposte allo spettatore, prima fra tutte la mortalità/immortalità dei resuscitati (che stavolta sono parecchi) che trova applicazione una volta in un senso una volta nell'altro a seconda dei bisogni del racconto. Davvero il nulla più completo nel quale trovano spazio anche un paio di volti noti quali il giovanissimo Edward Furlong (John Connor in “Terminator 2” appena l'anno prima) e il nerboruto Clancy Brown (The Kurgan in “Highlander”). Davvero un film da evitare.
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