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Nelly e Mr. Arnaud

Regia di Claude Sautet vedi scheda film

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claudio1959

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La recensione su Nelly e Mr. Arnaud

di claudio1959
10 stelle

locandina

Nelly e Mr. Arnaud (1996): locandina

Emmanuelle Béart

Nelly e Mr. Arnaud (1996): Emmanuelle Béart

Emmanuelle Béart, Michel Serrault

Nelly e Mr. Arnaud (1996): Emmanuelle Béart, Michel Serrault

Emmanuelle Béart, Michel Serrault

Nelly e Mr. Arnaud (1996): Emmanuelle Béart, Michel Serrault

Nelly & Monsieur Arnaud di Claude Sautet, film sentimentale, con venature di commedia ed alcuni risvolti drammatici e’ la storia di un incontro casuale ad un bistrot tra Nelly/Emmanuelle Béart ed il magistrato/uomo d’affari in pensione Pierre Arnaud/Michel Serrault, l’incontro è favorito da Jacqueline/Claire Nadeau ex amica particolare di Pierre ed amica Nelly.La ragazza in un momento di crisi finanziaria e matrimoniale accetta di lavorare per Pierre come dattilografa ad un libro di memorie, tra questi cuori in inverno, parafrasando lo stesso Sautet, nasce un’amicizia ed un legame particolare. Sono infelici, non danno confidenza e sono fondamentalmente solitari. Il rapporto che si instaura tra i due diventa speciale, si abituano l’una all’altro e quindi cambiano in modo impercettibile grazie ad affinità elettive e rispetto che provano, un sentimento non d’amore fisico, ma una grande attrazione mentale e psicologica. Sautet raffinato regista della parola, dei silenzi che parlano delle allusioni del detto, non detto. Il suo è un cinema intimista, basti ricordare tra gli altri L’amante, Il commissario Pelissier, il già citato in apertura Un cuore in inverno. Il romanzo di Arnaud viene ultimato, mentre viene svuotata la biblioteca di casa, un vezzo registico di alta classe. Nelly divorzia dal marito e non accetta di convivere con l’editore di Arnaud con cui ha una relazione, conosciuto tramite il  libro di memorie in pubblicazione, mentre invece Pierre partirà per un lungo viaggio con la ex moglie, andata da lui a Parigi dopo la morte del marito. Sono le choses de la vie e la mdp segue tutti questi intrecci e ce li fa amare, ci fa appassionare alle vite dei personaggi, che diventano le nostre vite, con amore, crudeltà, desideri insoddisfatti, piccole gioie, grandi dolori, vorrei ma non posso, tutto in modo lieve e persuasivo, cinema verità quello di Sautet, girato in splendidi  interni fotografati in modo luminoso con una luce soffusa e delicata direi sublime. L’animo umano ha mille segreti, ma pochi come il regista hanno saputo illustrarli e raccontatarli a bassa voce, con stile e grazia.Deliziosi i due protagonisti: Michel Serrault, misurato ed a volte istrione, Emmanuelle Beart, bellissima con uno stile fiero,  un carattere e modi gentili, ma fermi. Grazie anche a loro che il film è potuto riuscire così bene. Claude Sautet ci ha lasciato nel 2000, ma il patrimonio spirituale dei suoi film unici e riconoscibili, faranno per sempre parte di noi, con grazia e soavità, come Le cose della vita.

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