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Seven Sisters

Regia di Tommy Wirkola vedi scheda film

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California Mountain Snake

California Mountain Snake

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Seven Sisters

di California Mountain Snake
3 stelle

Come in Child 44, la povera Noomi Rapace è immersa in una sceneggiatura che fa acqua da tutte le parti.

In un mondo sempre più affamato e sovrappopolato, è stata adottata -come in Cina fino a pochi anni fa- la politica del figlio unico: tutti i successivi devono essere ibernati fino a tempi migliori.

Willem Dafoe riesce però ad allevare clandestinamente (prima assurdità: com'è possibile che in una situazione simile cibo e acqua non siano razionati, e che 8 persone possano mantenersi col cibo destinato a 2?) ben 7 gemelle, figlie di sua figlia morta di parto e di padre ignoto.

Le bambine, che hanno i nomi dei giorni della settimana, vivono segregate in casa 6 giorni su 7: ognuna può uscire, fingendo di essere sempre la stessa, nel giorno corrispondente al suo nome (seconda assurdità: è mai possibile che insegnanti, dottori, compagni ecc. non si accorgano di avere di fronte non dico due, ma addirittura sette persone uguali fisicamente, ma diverse per carattere, inclinazioni, capacità?).

Questa situazione va avanti per 30 anni (decisamente troppi perché la cosa sia credibile), ma un brutto giorno Lunedì scompare, mentre il successivo Martedì, uscita a cercarla, viene arrestata. È chiaro che qualcuno ha scoperto il segreto delle sette sorelle e le ha denunciate, e purtroppo si capisce presto anche chi è stato (tolto l'impossibile, quel che rimane, seppure improbabile, dev'essere la verità).

Le cinque sorelle rimanenti tengono testa a un vero e proprio esercito (nota bene: 5 donne, che hanno sempre vissuto chiuse dentro casa 6 giorni la settimana, hanno la meglio su militari professionisti), ma progressivamente vengono eliminate una ad una, finché non rimane soltanto Giovedì. La quale, alleatasi con l'agente amante di Lunedì (un tipo talmente sveglio che se l'è spassata anche con Sabato, senza accorgersi dello scambio), riesce a penetrare nella cella in cui è rinchiusa Martedì, a liberarla, e a scoprire e denunciare al mondo l'atroce destino riservato ai bambini irregolari (non venivano ibernati, bensì eliminati). Scopre anche che fine ha fatto Lunedì (altro errore madornale della sceneggiatura: come mai si veste esattamente come la sorella per prenderne il posto, senza sapere né se era ancora viva né cosa avrebbe indossato?), che però rimane uccisa nella colluttazione finale, affidando a Giovedì i due gemelli che portava in grembo (i quali, si suppone, saranno allevati dal padre e dalle due sorelle superstiti).

Insomma, una pellicola priva di qualunque senso i cui unici guizzi si hanno quando muoiono cinque delle sette protagoniste (interpretate tutte da Noomi Rapace).

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