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Good Morning, Vietnam

Regia di Barry Levinson vedi scheda film

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La recensione su Good Morning, Vietnam

di Furetto60
8 stelle

Grande film,ma soprattutto grandissimo Robin Williams.

Nel 1965, durante la guerra del Vietnam, l'aviere d.j. Adrian Cronauer delle forze armate statunitensi, venne inviato a Saigon per risollevare il morale basso dei commilitoni e quasi subito, con il suo programma radiofonico "Good Morning Vietnam" divenne il disk-jockey più seguito e amato dalle truppe americane,riuscendo a fare breccia nel cuore di tutti,per il suo stile anticonvenzionale, per la grande capacità di intrattenimento,per la sua parlantina sciolta e graffiante,il  ritmo frenetico senza pause e per la sua  irriverenza verso il potere costituito.Sconvolse i programmi e le regole della stazione,niente più comunicati ufficiali e in onda solo musica rock, tra una battuta sarcastica e uno scherzo. Ma il suo anticonformismo sferzante,che prendeva di mira anche politici,attori e  altri potenti,senza guardare in faccia nessuno,refrattario a qualsiasi tentativo di censura,cominciò a dare fastidio ai burocrati che stavano in alto,mettendosi spesso in aperto contrasto con i diretti superiori e anche se difeso in prima persona dal generale Taylor, sarà poi accusato di collusioni con i Vietcong e costretto a tornare in patria.

La scelta di affidare il ruolo del protagonista a Robin Williams, fu suggerita al regista Barry Levinson,dallo stesso Cronauer e fu senz'altro felice.Chi più di lui, autentico mattatore istrionico a 360 gradi,dotato di una grande mimica,capace di  giochi di voce, di "excursus" molto spesso improvvisati,di sagace e pungente  ironia,di intelligente sarcasmo, poteva rappresentare al meglio, il  protagonista di questa storia di cronaca vera?Soltanto un genio creativo come Robin Williams,poteva esprimere efficacemente,l'estro e l'empatia di un personaggio, cosi eclettico ed esuberante,caustico e irriverente, come è stato Adrian Cronauer.

Williams prima di affrontare questo ruolo, si preparò con scrupolosità,lesse i comunicati radio e ascoltò registrazioni di programmi andati in onda in quel periodo e diede vita ad uno dei personaggi più riusciti della sua carriera, una delle più indovinate "performance" attoriali, in cui è evidente la perfetta aderenza al ruolo. Strabordante e incontenibile,sopra le righe,logorroico e coinvolgente,si racconta che spesso andava a braccio, senza neanche leggere il copione, ma seguendo solo il canovaccio.Interpretazione superba per un attore che ci manca veramente tanto.

 

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