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La città si difende

Regia di Pietro Germi vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su La città si difende

di zombi
7 stelle

si gioca una partita allo stadio. un match importante forse. 4 rapinatori rubano l'incasso, lasciandone una parte in terra perchè non si riesce a chiudere una valigia. scappano, ma gli impiegati riescono a dare l'allarme e la macchina mastodontica, obsoleta e lenta della polizia si mette in moto e per i 4 disgraziati male in arnese si mette male. il colpaccio dei soliti ignoti per cui contattare i soliti noti e quindi raccogliere notizie è inutile, si risolve da sè perchè disperati si mettono nei guai da soli. paolo(baldini) è un ex calciatore azzoppato che vuole solo tornare a fare la vita di prima con la sua donna daniela(lollobrigida)avida di denaro e di lusso, nella casa da cui è stato cacciato. luigi(tozzi) è un disoccupato che non sa più come fare a mantenere la moglie(greco) e la figlioletta e il furto è l'ultimo passo prima della caduta finale. guido il professore(muller) probabilmente mente del colpo, il più scaltro e senza scrupoli, cerca di contattare il sottobosco della criminalità per espatriare clandestinamente e alberto, un giovinetto smarrito che vaga come un animale impazzito. la città indifferente nella sua frenesia lavorativa e implacabile con chi non ce la fa, si difende ma solo con chi non ha imparato a combattere gli anticorpi che la grande metropoli mette in atto. i criminali vegetano sotto il fango dell'illegalità e anzi prosperano quando vedono la facilità di un guadagno praticamente regalato senza alcuno sforzo. per chi non riesce a sopportare la vergogna di aver sporcato l'immagine pura della famiglia, c'è chi cerca in tutti i modi di sfangarla utilizzando i mezzi illegali e criminosi per godersi tutto il bottino sfuggendo alle patrie galere verso l'estero, ma tutto ciò che troverà sarà la derisione di due mani intorno al collo e un inutile richiesta di aiuto. il film di germi sceneggiato tra gli altri da fellini e comencini, si destreggia discretamente tra una buona mano registica e un dubbio di moralismo nella fase di scrittura che non abbandona mai fino alla fine. in un' italia che cerca disperatamente di risollevarsi dalla grande mattanza 4 diverse personalità cercano il loro modo per sopravvivere o più semplicemente per avere ciò che avevano o che hanno altri. ognuno nel momento appena dopo il fattaccio mostra la propria disperazione e preoccupazione e solo di fronte a ciò che possiedono scelgono la soluzione più giusta per mondare le loro colpe di fronte a ciò che hanno di più caro. 

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