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La città si difende

Regia di Pietro Germi vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su La città si difende

di ethan
7 stelle

'La città di difende' è un tentativo parzialmente riuscito da parte di Pietro Germi di coniugare le diverse anime - il noir, il mélo ed il neorealismo - presenti nella sceneggiatura, scritta dallo stesso in collaborazione con Federico Fellini, Tullio Pinelli e Giuseppe Mangione, partendo da un soggetto dei primi tre, con l'aggiunta di Luigi Comencini.

Germi costruisce un film corale il cui ritmo non cala mai al di sotto del livello di guardia, consono alla componente noir, e descrive con mano sapiente i quattro personaggi, in pratica degli spiantati, che organizzano ed eseguono una rapina alle casse dello Stadio Nazionale a Roma durante la partita Roma-Juventus (per la cronaca le immagini, vere, sono del Campionato 49-50 - vinto dalla Juve - e la partita si concluse con la vittoria della compagine giallorossa per 1-0, risultato decisivo per la salvezza) ma che successivamente, chi per una ragione chi per un'altra, non riusciranno a far fruttare il loro bottino, perché, come dice un vecchio proverbio nonché una regola fissa del genere 'Il crimine non paga'.

Oltre all'azzeccato impianto di derivazione americana da notare l'inserimento della storia in un contesto chiaramente neorealistico, con le borgate e i palazzoni romani pullulanti di gente non ancora affrancatasi dalla tragedia e dalla povertà, conseguenze del secondo conflitto mondiale, nei quali i quattro poveracci si muovono compiendo atti sconsiderati che non fanno altro che peggiorare la loro già precaria condizione.

Ma mentre questi due aspetti del film si integrano quasi alla perfezione sono gli inserti di carattere melodrammatico a convincere meno, in particolare quello nell'epilogo della vicenda dove il più giovane della gang viene convinto a desistere dai suoi intenti suicidi: questo stona un po' con le regole del genere ma magari era dettato da imposizioni dall'alto.

Il cast eterogeneo, pur non essendo eccelso, grazie alla sapiente direzione del regista ligure, è funzionale al plot e ai caratteri rappresentati: meritano di essere citati una Gina Lollobrigida, non ancora diva, sensuale e traditrice, un giovane Paul Muller, pittore maledetto e sfortunato e Luigi Rigosi, popolano colto dal rimorso e dalla vergogna che opterà per un gesto estremo, in quella che, a mio avviso, è la più bella sequenza del film, con l'uomo in fuga e poi con la mdp che, in soggettiva, inquadra il vuoto con il colpo dell'arma che esplode, dando l'idea dell'uomo che cadde a terra esanime.

Nella scena che ha per protagonista il pittore che tenta invano la fuga in Corsica compare lo stesso Germi.

Voto: 7.

 

 

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