La recensione su Naked

Naked (1993): David Thewlis

Naked Gran Bretagna 1993 la trama: Johnny Fletcher un filosofo senza occupazione “fuori di testa”, ma intelligente e geniale va in visita da Manchester a Londra da Louise Clancy. Dopo breve ricerca trova La dimora della ex fidanzata, qui incontra Sophie, che divide la casa con Louise e ha un rapporto sessuale con la ragazza. Nelle ore notturne esce e fa in rapida sequenza diversi incontri, stanco e malconcio fa ritorno alla casa di Louise e Sophie, dove intanto si è insediato il padrone di casa, uomo arrogante, ricco e violento. La recensione: Naked buon film di Mike Leigh meritevole per questo lavoro di vincere la Palma d’oro al festival del cinema di Cannes, per la miglior regia e per l’interpretazione maschile di David Thewlis, come miglior protagonista nel 1993. Un film crudo, nel linguaggio e nelle situazioni ed in alcune scene estreme, alcune molto scabrose e sgradevoli, ma vero cinema d’autore, con una buona cifra stilistica. David Thewlis interpreta al meglio il delicato ruolo del protagonista Johnny Fletcher, il filosofo dalla faccia di Gesù. Molto bravi però tutti i coprotagonisti, soprattutto la compianta Katrin Cartlidge, morta prematuramente nel 2002 a soli 40 anni, era una raffinata interprete, che vivamente consiglio di ammirare nei seguenti titoli Prima della pioggia (Pred doždot), regia di Mil?o Man?evski (1994), Le onde del destino (Breaking the Waves), regia di Lars von Trier (1996), Ragazze (Career Girls), regia di Mike Leigh (1997).Il magnifico protagonista David Thewlis vi consiglio invece di vederlo all’opera in coppia con Leonardo Di Caprio in questo stupendo film di Agnieszka Holland “Poeti dall’inferno, potente film romantico sui massimi poeti Arthur Rimbaud e Paul Verlaine. Mike Leigh sa come mettere in scena una storia e come raccontarla, con la sua mdp molto duttile e sempre in movimento, sugli sguardi degli attori, riesce a far trasparire la loro anima, le loro paure ed insicurezze e la difficoltà del vivere e descrive al meglio gli intrecci psicologici ed i rapporti umani. I suoi personaggi sono fragili emotivamente, sono compassionevoli e teneri. La paura e la difficoltà del vivere è molto ben illustrata, con scene pregevoli e grazie a dialoghi secchi ed essenziali. Non manca un tocco di ironia, ma il tutto e’ molto feroce e trasgressivo. Un film che ci fa riflettere, ci conduce in ambienti poveri, dove la miseria è anche morale. Il film fa capire anche quanto la nostra vita è fugace e senza sicurezze, perché molto è affidato al caso ed alla fortuna. Le acute osservazioni spirituali di Johnny sono pepite di saggezza, però non viene capito, come dare perle ai porci. Johnny finira’ pestato sull’asfalto, invocando la fine del mondo e l’apocalisse nel 1999. Il cinema di Mike Leigh è un alchimia preziosa, con un uso della mdp originale ed unico, cinema moderno, che non fa riferimento a nessuna formula, indaga sulla mente umana e sui proletari, un po’ alla Ken Loach, altro grande regista britannico, capace di raccontare in modo sublime il cinema degli umili e degli ultimi. Voto 7.5 Interpreti e personaggi David Thewlis: Johnny Fletcher Lesley Sharp: Louise Clancy Katrin Cartlidge: Sophie Greg Cruttwell: Jeremy G. Smart / Sebastian Hawk Claire Skinner: Infermiera Sandra Peter Wright: Brian, la guardia di sicurezza Ewen Bremner: Archie Elizabeth Berrington: Giselle Gina McKee: proprietaria del bar Susan Vidler: Maggie