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Un minuto per pregare, un istante per morire

Regia di Franco Giraldi vedi scheda film

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daniele64

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La recensione su Un minuto per pregare, un istante per morire

di daniele64
7 stelle

Western dimenticato ma bello ....

Il governatore del Nuovo Messico concede un amnistia per tutti i fuorilegge che la accettino , ma non tutti sono d' accordo , sia da un lato che dall' altro della Legge .... Quarto ed ultimo Spaghetti Western diretto dal friulano Franco Giraldi , regista non notissimo ma di buona mano . E questo ritengo che sia il migliore , un western crudele , sporco , pessimista e beffardo , che mette l' accento sulla naturale cattiveria del genere umano . Il protagonista ( pur segnato da un' infanzia tragica ) è infatti uno spietato fuorilegge che vorrebbe la grazia soprattutto perchè si crede malato , lo sceriffo è cinico e molto scettico sull' utilità dell' amnistia ( come un po' tutti i suoi concittadini ) ed il capo del villaggio fantasma di Escondido è un bandito brutale ed implacabile . C' è un unico personaggio positivo ( ma davvero improbabile nei suoi comportamenti ! ) , il governatore progressista , che si espone in primissima persona per la riuscita dei suoi progetti di pacificazione sociale . Per il pessimismo che lo permea , questa pellicola mi ha ricordato un po' " Il grande silenzio " e la mia affermazione non deve apparire come un' esagerazione perchè questo , pur con qualche lungaggine , è davvero un buon film e soprattutto perche proprio Sergio Corbucci avrebbe dovuto essere il regista designato a dirigerlo .

 

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Tra l' altro i tre personaggi principali sono interpretati tutti da attori americani . Se il protagonista è il poco noto ( ma efficace ) Alex Cord , i due che lo affiancano ( Robert Ryan ed Arthur Kennedy ) sono vecchie volpi del grande Cinema western hollywoodiano e si vede che non sono venuti in Europa in viaggio premio . In particolare Ryan è sempre uno spettacolo , sia a cavallo , sia quando mena , sia quando spara ! Anche il contorno è di ottimo livello , con una sfilza di bravi comprimari come Giampiero Albertini , Mario Brega , Aldo Sambrell , Renato Romano e Josè Manuel Martin , ed è arricchito dalla bellezza di Nicoletta Machiavelli . Buone le classiche locations che svariano dall' Almeria al Lazio e notevole la malinconica colonna sonora di Carlo Rustichelli . Da segnalare come curiosità che l' edizione americana di questo film ( ampiamente sforbiciata in vari punti ) ha il finale tagliato di pochi minuti , cosa che ne muta radicalmente l' epilogo . Per me rimane un gran bel western , ingiustamente dimenticato da quasi tutti e perciò gli do un buon 7 .

 

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