Non c’è niente da fare: scava scava, si arriva sempre a «Rosebud!», il nome dello slittino con il quale giocava da piccolo Charles Foster Kane, non ancora miliardario, non ancora cinico, non ancora tanto solo, il segreto elementare ma imprevedibile che il protagonista di Quarto potere di Orson Welles custodisce nella mente e nel cuore, sempre ravvivato da una palla di vetro con la neve. Rosebud è il rimosso e il dimenticato, è l’infanzia, è l’approdo della caduta libera nella psicanalisi. E a Rosebud rimandano senza troppi segreti due tra gli oggetti chiave di Inception di Christopher Nolan: la grande girandola che Robert Fischer, il giovane uomo d’affari nella cui mente la squadra di intercettatori di sogni deve penetrare, stringe in mano in una foto infantile con il padre, e la piccola trottola che rappresenta il “totem” (l’oggetto che segnala la dimensione, onirica o reale, nella quale si trova) del caposquadra Dom Cobb, vedovo e padre di due bambini con i quali vorrebbe riunirsi (la moglie Mal si è suicidata, gettando pesanti sospetti su di lui e costringendolo ad abbandonare gli Stati Uniti lasciando i figli ai nonni).

Joseph Gordon-Levitt
Inception (2010) Joseph Gordon-Levitt

Christopher Nolan, talentaccio anglo-americano dei blockbuster (è sua la seconda trilogia del Cavaliere oscuro e Inception ha incassato quasi 1000 milioni di dollari), ha sempre flirtato con le suggestioni seminali di Welles: i suoi primi due film, Following del 1998 e Memento del 2000, giocavano entrambi sul noir e sull’indagine, spesso a tentoni, nella propria e altrui vita, mentre Insomnia, del 2002, trafficava già con il sonno (e la sua mancanza) e con un poliziotto alquanto ambiguo. Inception era un progetto al quale Nolan aveva cominciato a lavorare subito dopo Memento, poi accantonato, ripreso e ancora abbandonato a causa dell’uscita di Matrix, dai temi troppo simili, e concretizzato dopo il successo di Batman Begins. Al di là della valenza spettacolare e divistica, Inception è un film d’autore, nel quale Nolan fa confluire le sue ossessioni (sonno e sogni, labilità dei confini tra reale e immaginario, psicanalisi e rapporto spettatore/film), i suoi riferimenti teorici (si è parlato di Deleuze e Guattari) ed estetici.

Leonardo DiCaprio
Inception (2010) Leonardo DiCaprio

Oltre a Welles, vengono in mente Buñuel e il surrealismo, Fincher, Gondry, Lynch. Non che non sia personale: la dedizione di Nolan agli slittamenti tra sogno e realtà è autentica, ma la sua abilità maggiore sta nel saper trasformare un noir-action in un rompicapo abbastanza suggestivo da sollecitare esercizi interpretativi e critici, senza per questo scoraggiare il pubblico. Lo ammetto, ho ancora molti sospetti su Christopher Nolan: ho sempre l’impressione che sia un po’ troppo “smart“, un po’ troppo furbo, un colpo al cerchio e uno alla botte.

Christopher Nolan
Inception (2010) Christopher Nolan

Comunque, Inception è un’opera molto affascinante, purché non si cerchi di decodificarla, di collegarne metodicamente i frammenti (per altro magnificamente saldati dal montaggio in un flusso continuo), purché si superi l’eccesso verbale (a volte pare che lo stesso Nolan senta il bisogno delle spiegazioni dei suoi personaggi) e ci si abbandoni alla favola nera di una caduta libera in tre livelli successivi di sonno (più un pericoloso, avviluppante limbo). Gli interpreti, a partire da DiCaprio, sono perfetti (c’è anche Tom Hardy), l’impianto scenografico notevole (soprattutto la città inventata da Cobb e Mal), l’uscita dal gioco giustamente “aperta“ e la canzone scelta per dare il “calcio“ che sveglia i sognatori molto simbolica: Non, je ne regrette rien di Edith Piaf.

Autore

Emanuela Martini

Direttrice di Film Tv dal 1999 al 2007, dagli anni Ottanta nel comitato di redazione del mensile Cineforum (che oggi dirige), direttrice del Torino Film Festival dal 2014 al 2019, dice di sé: "Capelli rossi, lettrice forte, brutto carattere (dicono). La prima volta mi hanno portata al cinema che avevo tre anni. Ci stavo dalle 2 alle 8, orario continuato. Praticamente, non ne sono più uscita: adesso ci sto anche dalle 8 alle 20, e a volte pesa. Ma la passione resta e non mi annoio (quasi mai).".

Il film

locandina Inception

Inception

Thriller - USA/Gran Bretagna 2010 - durata 148’

Titolo originale: Inception

Regia: Christopher Nolan

Con Joseph Gordon-Levitt, Leonardo DiCaprio, Ellen Page, Marion Cotillard, Cillian Murphy, Michael Caine

Al cinema: Uscita in Italia il 24/09/2010

in streaming: su Apple TV Timvision Google Play Movies Rakuten TV Amazon Video Netflix Basic Ads Netflix