Stando ai tempi del mito più che a quelli della storia, Venezia ha compiuto 1.600 anni il 25 marzo 2021. La città lagunare è probabilmente il più grande set a cielo aperto del Novecento e oltre, da James Bond (più volte) a Woody Allen ci sono passati un po’ tutti. Ma se c’è un film che ha saputo guardarla in modo inedito è A Venezia... un dicembre rosso shocking (1973) di Nicolas Roeg, direttore della fotografia e regista londinese. Il titolo originale del film è già un programma: Don’t Look Now, che non va tradotto alla lettera, è più “non voltarti”, e chi conosce Venezia sa quanto la vista sia un senso ingannatore, i volumi e gli spazi tra i sottoporteghi modificati dai riflessi della luce sull’acqua imbrigliano tutti i sensi tranne uno: l’olfatto (ma questa è un’altra storia veneziana).

A inizio film sul divano di casa Donald Sutherland ha riposto in bella vista un libro del suo personaggio, il restauratore John Baxter, che si intitola Oltre la fragile geometria dello spazio. Il film è tutto lì. Venezia è tutta lì. Ma andiamo con ordine. Lo scozzese Alan Scott, ex direttore della Macallan Distillery (proprio quella dello scotch), appassionato di letteratura gotica, propone alla società inglese Casey Productions un trattamento suo e dell’amico Chris Bryant (con il quale scriverà qualche anno dopo un altro horror celebre negli anni 80, Alla 39ª eclisse) del racconto Non voltarti contenuto nella raccolta Non dopo mezzanotte e altri racconti pubblicata da Rizzoli nel 1972. L’autrice è Daphne du Maurier già penna nel 1938 del romanzo Rebecca, la prima moglie dal quale Hitchcock trasse il suo più gotico film. Le analogie sono moltissime, e Nicolas Roeg, scelto come regista, le coglie in pieno immergendosi in un testo ricolmo di mistero.

Sceglie personalmente il cast (la produzione voleva Natalie Wood e Robert Wagner, coppia anche nella vita) e affida la fotografia a un grande come Anthony B. Richmond. Ci sono differenze rispetto al racconto di Du Maurier, dove la bambina muore nel passato di meningite, ma della scrittrice Roeg coglie visivamente l’attrazione quasi sensuale per il cuore liquido di Venezia, già tutto nella magistrale prima sequenza benché sia stata girata nell’Hertfordshire. Baxter sta studiando una polaroid scattata nella chiesa di San Nicolò dei Mendicoli nel sestiere di Dorsoduro, si vede di spalle una figurina vestita d’un rosso acceso, lui versa inavvertitamente dell’acqua sul piano di lavoro e quella goccia, contaminandosi con la patina chimica della foto, diventa sangue. Il tutto montato in alternanza con la superficie dello stagno che sta per inghiottire la bambina, fuori in giardino. E quella figurina di rosso vestita, eco lugubre ma affascinante di antiche fiabe, apparirà tra le calli durante il soggiorno veneziano della coppia, trasformando un viaggio di rinascita e lavoro in una discesa agli inferi. Sempre liquida però, di una angoscia sensuale.

Che Don’t Look Now sia anche un film erotico è reso evidente da una delle migliori scene di sesso viste al cinema; oggi è raro che qualcuno sappia girarne o recitarne di simili, senza improbabili lenzuoli a coprire dei corpi finanche le caviglie. Tutto appare straordinario in questo film chiaroveggente, che non a caso è stato rivalutato dopo, nel futuro. Alla sua uscita la critica fu tiepida, perfino Morando Morandini, nella sua recensione su “Il Giorno”, si disse disorientato dal montaggio a frammenti che confondeva la storia mentre oggi proprio il montaggio di Graeme Clifford, con Roeg anche per L’uomo che cadde sulla Terra (1976), risulta esemplare e la storia, proprio per la sua scomposizione spaziotemporale, bellissima. Da segnalare nel cast Leopoldo Trieste simpatico e ansiogeno concierge dell’Hotel Gabrielli (ribattezzato Europa) e Renato Scarpa, il commissario, il quale non sapeva una parola d’inglese e dovette ripetere a memoria tutti i dialoghi.

Il film
A Venezia... un dicembre rosso shocking
Drammatico - Gran Bretagna 1973 - durata 110’
Titolo originale: Don't Look Now
Regia: Nicolas Roeg
Con Julie Christie, Donald Sutherland, Hilary Manson, Clelia Matania
in streaming: su Raro Video Amazon Channel Apple TV Google Play Movies Amazon Video
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