Nel ringraziare come sempre il lavoro dei nostri utenti a Cannes (che alle volte ha del mostruoso, se si guarda al numero di film visionati e al numero di recensioni scritte) gli lanciamo un avvertimento: "di voi non ci fidiamo!". Perché in fondo, almeno di quando si tratta di giudicare il valore di un film, non bisognerebbe mai davvero fidarsi di nessuno: ogni visione deve essere libera, autonoma e non fondata altro che sullo sguardo del soggetto e del suo personale bagaglio di sensibilità, cultura, competenza.
Del resto c'è un altro tema: anche dal punto di vista statistico incrociare i voti di due o tre persone non vale a sufficienza. Una base di voti comincia ad avere un valore statistico quando si aggira intorno alle venti unità: al di sotto di quel valore gli spostamenti potrebbero anche essere sensibili, mentre al di sopra cominciano a diventare irrilevanti.
Per provare quindi a distaccarci dai giudizi presenti sul sito abbiamo allora voluto andare a guardare altrove: agli aggregatori in rete e segnatamente a Metacritic, a Rottentomatoes e a IMDB. Abbiamo registrato il punteggio ottenuto dai ventun film del concorso su ognuna di queste piattaforme e abbiamo ottenuto tre classifiche separate che dovrebero nel loro complesso fornire uno sguardo statisticamente valido sulla ricezione da parte della critica dei film della selezione principale di Cannes. Vediamole
Metacritic
- Portrait of a Lady on Fire 92
- Once upon a time in... Hollywood 87
- Parasite 86
- Sorry we missed you 80
- Dolor y gloria 80
- The Atlantis 78
- A Hidden Life 76
- Wild goose lake 74
- The Whistlers 74
- Bacurau 73
- Les Miserables 70
- Young Ahmed 65
- Matthias & Maxime 58
- The Dead Don’t Die 57
- Little Joe 56
- Frankie 54
Rottentomatoes
- Portrait of a Lady on Fire 100
- Parasite 95
- Wild goose lake 94
- Once upon a time in... Hollywood 94
- Bacurau 88
- Dolor y gloria 87
- The Whistlers 83
- Les miserables 78
- Sorry we missed you 76
- A hidden life 74
- Little Joe 71
- Matthias & Maxime 62
- Oh Mercy 56
- Frankie 54
- The Dead Don’t Die 52
- Mektoub 0
- Il traditore nc
- The Atlantis nc
- Young Ahmed nc
IMDB
- Once upon a time in... Hollywood 9.8
- Parasite 8.8
- Portrait of a Lady on Fire 8,2
- Dolor y gloria 7.8
- A hidden life 7.8
- Sorry we missed you 7.6
- Les miserables 7.2
- Il traditore 7.1
- The Atlantis 6.8
- Matthias and maxime 6.8
- Wild goose lake 6.8
- Bacurau 6.7
- The Whistlers 6.6
- Young Ahmed 6.4
- Little Joe 6.1
- Mektoub 6.1
- The Dead Don’t Die 6.0
- Oh, mercy 5.5
- Frankie 5.4
Una cosa appare subito chiara: i film belli sono più o meno belli per tutti, idem quelli brutti. Gli spostamenti sono casi isolati e in genere si muove soprattutto la parte centrale della classifica.
Di due elementi curiosi ci liberiamo subito: sì, veramente Portrait of a Lady on Fire ha 100 su Rottentomatoes. La perfezione. Così come è vero che Mektoub, my Love ha un tondo e abissale 0 (la cosa ha avuto parecchio risalto, qualcuno gli ha pure dedicato un articoletto).
Segnaliamo anche che in molti casi i giudizi registrati rispecchiavano una platea di 15-20 critici: come dicevamo una base statistica già quasi dignitosa.
Un'altra considerazione che va fatta è questi aggregatori tengono in considerazione soprattutto critici americani. Per esempio, se guardiamo a come si sono espressi i ciritici italiani (una buona rapopresentanza ad esempio è fornita da Cineforum, le cose appaiono un po' diverse: in questo caso in testa c'è Almodovar, seguito a sorpresa da Desplechin (il cui film è invece quasi sempre in coda nelle liste presentate).
I conti sono abbastanza presto fatti: se la giuria guidata da Alejandro González Iñárritu volesse rispecchiare il giudizio della critica il film di Celine Sciamma dovrebbe avere la Palma d'Oro. Valide alternative sono rappresentate dal coreano Parasite e da C'era una volta a... Hollywood. Anche Dolor y Gloria potrrebe essere considerato: magari per il Grand Prix della Giuria, magari per il premio alla miglior regia.
Naturalmente però una giuria che si rispetti non fa questo: non si fa condizionare dai pareri altrui. Perdipiù si tratta di una giuria composta in maggioranza da registi, che ci suppone abbiano idee ben chiare sul tipo di cinema che intendono premiare: registi come Pawlikowski e Lanthimos, Robin Campillo, Maimouna N’Diaye e Alice Rohrwacher. Nomi indipendenti non troppo legati all'establishment, che dovrebbero essere garanzia di un'autonomia di giudizio. E magari anche capaci di sorprendere.
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