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Sia chiara da subito una cosa. Non mi faccio selfie. Non voglio nemmeno essere fotografato (e forse sul mio account qui c’è una delle poche foto di me che si possano trovare in rete, me è per rispetto per chi legge: ci ho messo per così dire la faccia). Ho un account su Facebook ma non lo coltivo. Non amo parlare di me: è una scelta, un allenamento.

Ma oggi voglio farmi bello davanti a tutti: perché sono su IMDB, che è - credo - un po’ come avere conquistato un piccolo ma efficace pezzo di eterna memoria: IMDB secondo me esisterà per sempre, nei secoli dei secoli. Certo il mio ruolo è minimo, infinitesimale: ho suonato alcuni pezzi con la mia chitarra elettrica per la colonna sonora di un film di un regista svizzero (che poi non ha più fatto niente, mi risulta). Lo devo al mio amico M° Giovanni Venosta, compositore e frequentatore appassionato del sito, che sapeva come usare quei suoni per farli sembrare decenti. Ma essere su IMDB era il mio traguardo: un briciolo di narcisismo che mi sono consentito.

In realtà - ma l’ho già raccontato - qualche altro lavoretto nel cinema l’ho fatto. Una sceneggiatura mai girata, alcune consulenzine. E un lavoro di sottotitolazione per un film brasiliano: adattamento dei sottotitoli più che altro, perché io il portoghese non lo parlo. Erano già tradotti, ma male e io li ho rifiniti, perché il film veniva mandato a Venezia e si voleva che fosse curato meglio.

Qui viene il bello, l’attualità, e qualche possibile spunto di riflessione. Il film era infatti Estomago, di Marcos Jorge, del 2007. Un film formidabile: al cinema in Italia non si è mai visto, storia incredibile visto che i soldi erano anche italiani e che di Italia nel film si parla parecchio. Nel mondo invece ha vinto una valanga di premi: IMDB, sempre lui, dice 27 nominations e 15 premi. E Marcos ieri mi ha detto con orgoglio che ora è in una lista dei 100 migliori film brasiliani di sempre. 

Già perché ieri ho visto Marcos: non ci si incontrava da un bel po’ di anni. Era a Milano per presentare il suo ultimo film, Mundo Cão, uscito in Brasile nel marzo di quest’anno. Naturalmente anche questo film non sarà mai distribuito qui, ed è un peccato perché è molto valido. Estomago mi è piaciuto di più, ma avendoci in qualche modo lavorato, sono biased, come dicono in inglese: di parte. 

locandina

Mundo Cão (2016): locandina

il film è stato presentato in una rassegna sul moderno cinema brasiliano allo Spazio Oberdan di Milano. Vederlo in pochi, in lingua originale, con il regista presente e con un bel dibattito finale - Marcos è una persona davvero squisita, parla benissimo l’italiano e ha risposto a ogni domanda con un precisione favolosa -  è stato un premio fantastico, di quelli che riconciliano con il cinema. Un paio di giorni prima ero andato a vedere American Pastoral, solo per devozione a Philip Roth e per una sfrenata passione per Jennifer Connelly sbocciata quando la spiai da un pertugio mentre, adolescente, ballava in un retrobottega, e ne ero uscito abbastanza disgustato.

Ma il cinema vero esiste ancora, si fa anche con pochi mezzi (Mundo Cão è costato un milione e mezzo circa e credetemi sono pochi), magari mostra delle sbavature ma è cinema autentico, pensato e amato. Forse potrete vederlo su Netflix (che lo ha preso, ma non si sa se lo darà anche in Italia), ma c’è anche su YouTube, illegalmente e non sottotitolato: ovviamente questo vale solo per lusofoni (se lo si trova altrove non so, vedete voi). Non lo direi se non fosse che lo ha detto lo stesso Marcos, anche qui con orgoglio: “su YouTube lo hanno già visto 660 mila persone!”. Questo fa riflettere: un regista orgoglioso che una copia piratata sia vista molte volte è un po’ il contrario di quel regista italiano (ne parlammo un paio di newsletter fa) che è andato implorando sui siti pirata che il suo film non venisse diffuso illegalmente. Due posizioni entrambe valide: la difesa del proprio lavoro e la fierezza di chi vuole che il proprio lavoro venga diffuso e visto, comunque, sapendo che altrimenti non potrebbe arrivare a tutti. Evidentemente un ritorno c’è anche da questo. 

La finisco qui, questa storia un po’ sconclusionata. Ma è così: oggi sono contento, ieri ho respirato cinema e ho ripreso fiducia e poi, ragazzi, sono su IMDB! 

 

Se siete anche voi su IMDB, se non ci siete e non ve ne può fregare di meno, se amate il cinema brasiliano, se non ne potete più di storie sconclusionate, se volete parlare di Jennifer Connelly o di qualsiasi altra cosa vi sia venuta in mente leggendo qui, i vostri commenti sono benvenuti, sempre. 

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