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Memoria dei Campi: Hitchcock e la Shoah
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In occasione della 15ª «Giornata della Memoria», Mediaset ha organizzato un’inedita staffetta Retequattro - Iris per ricordare in modo significativo le vittime dell’Olocausto. La programmazione Mediaset non si limiterà a coprire il 27 gennaio ma, per un forte mantenimento dell’attenzione, proporrà contenuti dedicati per tutta la settimana fino a sabato 31 gennaio.

Oggi, martedì 27 gennaio, alle ore 21.15, Retequattro propone al pubblico il film Il bambino con il pigiama a righe, adattamento per il grande schermo dell'omonimo best seller di John Boyne. A seguire, sempre sulla rete diretta da Sebastiano Lombardi, Memory of the Camps - Memoria dei campi, l’inedito documento-verità di Alfred Hitchcock sui campi di sterminio nazisti. Cinquanta minuti in bianco e nero, dimenticati per 60 anni negli archivi militari britannici, con l’orrore dei lager raccontato in presa diretta.

 

Settant'anni fa, nella primavera del 1945, le forze alleate liberavano l'Europa trovandosi di fronte a quelle atrocità che da allora avrebbero torturato la coscienza di tutto il mondo. Entrando nei campi di concentramento tedeschi, i militari accompagnati da alcuni cameramen registravano su pellicola tutto ciò che per la prima volta vedevano. Quelle immagini, all'inizio dell'estate del 1945, erano destinate a far parte di un documentario destinato però a rimanere incompiuto nonostante gli sforzi del regista Sidney Bernstein e di Alfred Hitchcock, che già famoso in America era stato richiamato in Gran Bretagna per lavorare al montaggio del progetto. Rimaste conservate in un deposito dell'Imperial War Museum di Londra, le riprese furono mostrate per la prima volta al pubblico nel 1985 e trasmesse con il titolo di Memory of the Camps, così come lo stesso museo le aveva rinominate. Come si evince dalle riprese, si trattava di un progetto supervisionato dal Ministero britannico dell'Informazione e dall'Ufficio americano dell'Informazione di guerra.

«Quando abbiamo ritrovato il film, non era ancora del tutto hiaro il ruolo che Hithcock aveva avuto», sottolinea David Fanning, produttore esecutivo che ha curato nel 1985 la trasmissione, «e in più una bobina delle originali sei [riguardante le riprese realizzate dai Russi sulla liberazione di Auschwitz e Maidanek, ndr], mancava. C'era anche una "sceneggiatura" dattiloscritta, non datata e non firmata, che però non venne mai filmata». A prendersi cura delle riprese è stata la FrontLine che, aggiungendo delle linee guida, chiese all'attore inglese Trevor Howard di far da voce narrante. Lo scopo era quello di presentare le immagini così come erano state girate, in modo da rendere il tutto più vicino possibile a quanto avevano in mente i produttori originari nel 1945. Le stesse immagini, nel 2014, sono state fonte importante per la realizzazione del documentario Night Will Fall di André Singer.

 

 

Memory of the Camps - Memoria dei campi include scene dai campi di Dachau, Buchenwald, Belsen e da altri i cui nomi non sono così conosciuti. Alcuni degli orrori documentati hanno avuto luogo pochi istanti prima che le truppe alleate arrivassero: i tedeschi si affrettarono infatti a tentare di coprire l'evidenza di ciò che aveva compiuto. Il progetto, ideato nel 1945 dall'unità di guerra psicologia del quartiere supremo delle forze alleate, aveva lo scopo di documentare senza filtri le condizioni dei campi al fine di scuotere e umiliare i Tedeschi, dimostrando loro quali crimini contro l'umanità erano stati commessi e addossandone le responsabilità non solo ai nazisti e alle SS ma anche all'intera popolazione teutonica. Una serie di intoppi burocratici e tecnici, però, ne complicarono il completamento, spingendo il comando militare britannico a sposare un altro tipo di approccio per facilitare le relazioni anglo-tedesche: del resto, le immagini avrebbero potuto aumentare il caos e la demoralizzazione. Il tocco di Hitchcock nel montaggio ha portato all'inserimento di campi lunghi utili a sottolineare come gli eventi documentati fossero veri e non frutto di una messa in scena.

 

Considerato documento dell'umanità, il documentario è visibile on line e rientra nella lista dei mille film fruibili liberamente sulla rete. Di seguito, ne trovate per esempio una versione sottotitolata in polacco ma con l'audio originale. 

 

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