Espandi menu
cerca
...E alla fine arrivò Django "scatenato"
di scapigliato ultimo aggiornamento
post
creato il

L'autore

scapigliato

scapigliato

Iscritto dall'8 dicembre 2002 Vai al suo profilo
  • Seguaci 137
  • Post 124
  • Recensioni 1361
  • Playlist 67
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi
Vogliamo parlare di frustrazione? Parliamo di frustrazione. Chi vi scrive, come sapete, è un westerner. Non solo consumo regolarmente la mia passione con film, romanzi e fumetti, ma studio il genere, scrivo racconti, spettacoli teatrali e recensioni. Pure la mia tesi magistrale in letteratura spagnola era dedicata al western: La narrativa western dall’America all’Europa. L’esperienza spagnola, dove propongo nuovi percorsi critici e nuove metodologie di avvicinamento ad un genere ancora fin troppo pregiudicato dai più. Infatti sostengo che, a parte alcuni casi eclatanti, il western “non è un genere per vecchi” – per citare i Cohen – bensì è il genere dell’adolescenza perpetua, così come non è necessariamente un genere conservativo e filo-fascistoide, ma piuttosto un genere strutturalmente ribelle, finanche anarchico se vogliamo. La conferma è il nuovo film di Quentin Tarantino, Django Unchained. Si sa ancora poco, un abbozzo di trama, ma sappiamo benissimo cosa ci aspetta.

Perché parlare di frustrazione? Ecco perché. Perché chi vi scrive voleva essere lui a dar il via alle nuove danze. Volevo essere io a riportare in vita lo spaghetti-western, nonostante Gervasini lo dia per morto. Anche Shuna – The Legend, spagowestern di Emiliano Ferrera, già co-autore di Inferno Bianco di Stefano Jacurti, girato tra l’Italia e la Spagna – le cui location conosco come le mie tasche dopo ben sette anni di sopralluoghi in Almería – e soprattutto girato in lingua inglese a conferma del suo respiro internazionale, testimonia che qualcosa si sta davvero muovendo. Il film di Tarantino, si spera, farà il resto.

Dov’è quindi questa frustrazione? Sta tutta qui. Sta nel vedere intorno a me, un westerner vero e puro, con cultura, istruzione e competenza nel genere, un brulicare di novità e non farne parte. Certo, manco di intraprendenza personale, ma è anche vero che non so dove sbattere la testa, come iniziare un progetto, a chi rivolgermi, con che capitali, con quali mezzi. Ecco. Tutta qui la mia frustrazione. Mi consola sapere che il genere si stia rivitalizzando, nella speranza poi di vederlo tornare prepotentemente sulla scena cinematografica mondiale. Ma il problema resta sempre lo stesso: come può un ragazzo ben intenzionato, con competenze, a iniziare qualcosa di buono qui in Italia?

Ti è stato utile questo post? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati