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OMAGGIO A PETER WEIR...
di Sean Penn ultimo aggiornamento
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Sean Penn

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OMAGGIO A PETER WEIR...

Ogni persona di questo Mondo ha qualcosa di emblematico che lo contraddistingue dagli altri, forse la sua consapevolezza, il grado di recezione della sua mente, più veloce o più lenta, forse, la forza propulsiva del suo Cuore, le immagini che fanno felice o triste la sua memoria, a seconda del momento, della circostanza, di quell'attimo passato che si deterge nel presente, nell'attimo, a sua volta, stesso, in cui il ricordo fa VIVA quell'emozione. Io sapevo che nulla sarebbe stato come prima, che il Mondo aveva fatto le sue scelte e potevi solo ricrearti qualcosa di "artificiale" per tenerlo come allora, nella sua ingenua, cristallina purezza. Poi il professore Keating ci avrebbe lasciato, con tutta la marmaglia pronta a darci istruzioni per l'uso, a dirci come si viveva. Ti ricordi di Ginger? Passava tutte le notti a guardare telefilm stupidi ed il giorno dopo era sempre assente. Aveva lo sguardo perso, dentro quella roba, negli occhi dei suoi "eroi". Quello con lo zigomo mascellato e quello con gli occhi di un cavaliere bretone. Beh, uscita da questa scuola per DAME ed uomini che giocano a DAMA, beh, s'è impiegata in uno studio d'avvocati. Indossa sempre la minigonna perché il capo vuole classe, sex appeal ed eleganza e forse anche altro, lo sa lui. All'epoca masticava sempre chewing gum, di colore PINK-fucsia, e aveva scarpe da tennis. Ginger, la "scema". Poi c'era Mike, il classico bell'irlandese, con tante ambizioni, tanta musica nelle orecchie e tanta voglia, sempre, di farla finita. Diceva che la vita gli stava scomoda e che aveva ben poco da dire in questo Mondo. Diceva: "beh, in un altro Mondo sarei felice, la gente non mi annoierebbe coi suoi ricatti, con la sua DILIGENZA, guiderei il mio carro, come in una festa in maschera". Poi c'era ETHAN, nonostante tutto, il suo talento e tanto altro, anche il suo bel faccino, s'è piantato un bussolotto nella tempia. All'età di 42 anni. La moglie lo tradiva sempre ed aveva rimediato solo uno straccio d'impiego come supplente in un istituto per quei ragazzi tanto "buoni" e tanto "cattivi". La gente dice che era un tipo in gamba e nessuno avrebbe mai sospettato che proprio lui avrebbe fatto una cosa simile. Tutta quella retorica che serve solo quando sei già morto: LA VITA E' UN DONO, E' SACRA. Forse è proprio per questo che s'è ucciso, perché la sua coerenza a quei valori veniva sempre delusa da chi gli stava intorno. Gente squallida, volgare, piena di grilli per la testa. A mio avviso ha fatto bene, se la vita gli stava stretta non puoi costringerti ad amarla a tutti i costi. C'è chi ama il gelato alla nocciola, chi la pizza, chi ama i concerti di rockstar inutili come il termosifone ad Agosto, e chi ama la Fontana di Trevi perché ha visto troppi film, troppa merda, troppe cose che ti dicono di guardare. C'è gente che è scappata di casa, in quell'ambiente moriva, si dava a Las Vegas. Gente "fallita" che andava a Las Vegas, in cerca di un'oasi, di serenità, di pace. E poi si trovava in un casinò a spendere tutti i risparmi dell'adolescenza. A fottersi una d'alto bordo che assomiglia ad una diva. E gente che ha amato sempre nascondersi nell'ipocrisia più disarmante. E' quello sguardo furbetto. Quelle parole non dette "che devi arrivarci da solo". E quelli che se la ridono sotto i baffi, "conoscendo" la vita e quello che t'aspetta, come se la vita fosse un binario con lo stesso treno. Stesse fermate, stesse tappe, stesso viaggio. A me quella gente ha sempre fatto molto ridere. C'era un sacco di gente col salvagente, anzi rimane a galla, e trova qualcosa che possa tenerli lì, senza che possano muoversi troppo, altrimenti affogano. E' la gente che regredisce all'improvviso. Gente che leggeva Hemingway a 15 anni e a 30 va al cinema a vedere un filmetto "romantichino". Con tanto MIELE e tanta PANNA. E' la gente di OGGI, delle riviste più alla moda. Gente così, senza deriva, anzi sulla riva. Quella gente non amerà mai le palpebre del Sole od il suono mellifluo di miti Lontani. E' la gente che urla, si arrabbia per tutto, che fraintende ogni tuo gesto, che crede di capire gli altri, che ti annusa. Erano tutti imbarcati per un "senza ritorno". In Cuor mio, sapevo, che quella era l'ultima volta che avrei sorriso di gusto ad un film, e che tutto, da allora in poi, sarebbe stato filtrato da quello che avevo visto, da quello che avevo imparato e da quello che non mi avrebbe più dato molto piacere. C'era un sacco di gente quando nacqui, non so quando morirò, starò bello che chiuso in una tomba. E lì, nessuno potrà dirti SII COME TI VOGLIAMO. Quando sei morto vedi la vita per quello che è, e tutta quella strafottenza, quella presunzione, quel modo di fare, quelle regole assurde per stare rigidi, tutti quei petti da soldati, beh, quando sei morto, ti fai davvero una gran risata. Domani svegliatemi presto, alle 11 sul canale nazionale danno la replica di un vecchio film. Un film che mi piaceva molto. Altri tempi, domani sarà un giorno migliore. Però non prima delle 11, prima devo dormire. E tanti begli incubi. STEFANO FALOTICO. Ad un certo punto chiesi: CHE IDEA VI SIETE FATTI DI ME? E gli altri: "uno che deve CRESCERE". Ed io: "guardavo L'ATTIMO FUGGENTE a 10 anni dopo gli allenamenti di calcio, ed ho sempre ammirato quando il professor Keating manda tutti a quel Paese". E NON AGGIUNGO ALTRO.

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