Signore e signori la rubrica continua. Per chi si sintonizzasse solo ora ricordo che è una rubrica dedicata alla libertà di espressione e di pensiero, alla possibilità di esprimersi e di dire la propria, anche in modo scomodo, anche criticando aspramente chi è più "potente" di noi. Per farlo ho deciso di predermi una responsabilità: offrire il mio spazio playlist ad un mio amico timido e insicuro con tante belle e scandalose idee, ma con pochi ..ehm.. "strumenti" per esprimerle. Il nome dell'amico timido ed insicuro è Ragiontravolta. Io non concorderò con tutto quello che scriverà, ma non eserciterò alcuna forma di censura sui suoi pensieri. Anzi, quando lo riterrò opportuno gli risponderò con un'altra playlist. E quella di oggi è assai tagliente. Eccola: "Lo zingarelli definisce la parola "feccia" come "deposito melmoso che si forma nei vasi vinari per sedimentazione dei vini dell'annata", ma, occorre ammetterlo, di feccia - in senso lato - se ne trova abbondantemente un po' ovunque.. non soltanto, ahimè, nei vasi vinari. Se ne trova per strada, se ne trova al supermercato, se ne trova in metropolitana, nelle università come a palazzo chigi, in televisione come nei forum on line, insomma.. la feccia è tra noi, tutto sta ad imparare a conviverci. E' feccia, ad esempio, chi si azzarda ad affermare che la metà (più uno, si spera..) della popolazione che ci si candida a governare è costituita da "coglioni".. come dire: investo miliardi per rappresentare, nel mondo, un Paese di Coglioni.. il che farebbe di me il Coglionex Maximus, a ben vedere. Anche qui Berlusconi ha, come sempre, torto: l'italia NON è per metà popolata da coglioni.. lo è INTERAMENTE. Eh già signori miei.. accadono cose folli.. accade, per tornare al discorso sulle 'sedimentazioni', che si voglia far passare il diavolo per l'acqua santa, e la censura goebbelsiana per tutela dei diritti d'una comunità. Accade che si mettano in bocca parole gravi e totalmente inventate ad un tizio ignaro di tutto, per poi puntare il dito contro lo stesso tizio ed accusarlo dei propri misfatti. Accade di non accettarsi, di odiarsi, di non rispettare se stessi e, per reazione, di dire agli altri "tu non mi accetti, tu mi odi, tu non mi rispetti". Accade di non conoscere per nulla una persona e il suo vissuto e andare a dire, a chi lo conosce da vent'anni, " TU non lo conosci bene, non sai chi è davvero.." ! il che, diciamocelo francamente, se non fosse tragico sarebbe quasi comico.. lo so.. sembra fantascienza complottistica di serie B ma credetemi, accade davvero! ogni giorno.. e molto più vicino a noi di quanto si possa credere. Accade che i più basilari princìpi di verità, giustizia e coerenza intellettuale vengano scientemente sovvertiti per poi lamentarne la sovversione.. accade di zittire il prossimo violentemente e senza alcun motivo, magari a causa d'uno scarso comprendonio misto a limitatezza di vedute, e poi collocarsi, senza pudore alcuno, sul piedistallo del martirio comunicativo.. accade di millantare stima, fiducia o in certi casi financo amicizia (!) - magari al fine d'arruffianarsi una sottoscrizioncina in più per lucrare su una fanzine di terz'ordine - ed un attimo dopo rinnegar tutto quanto per montare, sbavanti d'ingordigia, sul popoloso carro della maggioranza.. di chi urla di più non avendo argomenti.. del branco famelico, vile e violento. Accade pure di passare una vita a chinare il capo coi 'potenti' o con chi, comunque, può prima o poi "servirci a".. e non avere altro modo per sfogare così tanta repressione autoindotta se non accanendosi, così a casaccio e senza motivazioni sensate, contro chi NON PUO' replicare. Lo zingarelli definisce "viltà" come "qualità di chi, di ciò che è vile" ossia "meschino, codardo, di poco valore". Eh si.. accade davvero. Così come accade, e non può certo stupire, che alla prova del Dolore si reagisca senza compostezza.. senza pietas alcuna (laica o cristiana che sia), senza il più basilare senso della giustizia, senza il minimo accenno d'umanità. Accade d'esser benestanti, di comandare, d'avere e d'aver avuto tutto-dalla-vita, accade d'aver potere, e salute, e denaro, ed affetti, e felicità. Ed accade, pur avendo avuto tutto ciò, di giocare a dadi con la sorte, di sfidarla, di mancarle quasi di rispetto. Così accade, un bel giorno, di decidere che tutta quella sicurezza, tutto quel potere, tutta quella felicità non bastano più.. e accade di giocare con la Vita Altrui, accade di iniziare a vedere le più innocenti e fragili tra le creature di questa terra come OGGETTI, come merce di scambio, come laidi strumenti di piacere.. e accade che, per crudelissima ironia della sorte o per altrui viltà, o bisogno, o rancore, o disperazione, o forse per tutti questi fattori assieme.. accade insomma di trovarsi ad essere, per una volta, per la PRIMA volta, orribilmente e tragicamente VITTIME. Della più atroce tra le barbarie. Del più aberrante tra i crimini. E accade, com'è tristemente ovvio che sia, qui-e-adesso, di reagire al Dolore con l'odio più puro. Con l'invocazione, sadicamente compiaciuta [e reiterata fino alla nausea, con inspiegabile narcisismo, su tutti i mezzi di (dis)informazione di massa] dell'altrui sofferenza. Con il cieco auspicio della Barbarie di Stato, della vendetta rancorosa e violenta che si sostituisce alla Giustizia, dell'arbitrio più bestiale che si sovrappone alla Legge. E davvero non c'è da stupirsi. Non c'è da indignarsi. Non c'è da rimboccarsi nessuna manica affinchè le cose cambino. Si è in canottiera, esposti al gelo del pregiudizio. E' nella Natura Umana il problema, non serve cercar lontano. E' tutto dietro l'angolo. Della propria coscienza, d'una strada sterrata, d'uno schermo a bassa risoluzione o d'un Dove non ancora sperato, poco importa saperlo. Semplicemente, accade". RGT