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La grande estasi dell'intagliatore Steiner

Regia di Werner Herzog vedi scheda film

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La recensione su La grande estasi dell'intagliatore Steiner

di mm40
6 stelle

1973/74: Steiner è il leader mondiale indiscusso del salto con gli sci, Herzog lo segue gara dopo gara, salto dopo salto, record dopo record, anche nelle cadute (una particolarmente brutta, ma non lo fermerà). L'estasi che Steiner prova in volo è un concentrato di adrenalina e senso di onnipotenza, che il regista tedesco riesce a tradurre cinematograficamente con l'espediente del ralenty, mandando fino a venti volte più lentamente le immagini dei salti del campione. Girato fra Aguirre e Kaspar Hauser, questo mediometraggio documentaristico è l'ennesima tensione di Herzog verso il mondo dei folli e degli emarginati (come può esserlo un intagliatore che si dedica a uno sport considerato 'minore' quale il salto con gli sci), un omaggio a quelle persone che hanno trovato la propria realizzazione in maniera originale, al di là dei risultati effettivi: Steiner è un campione imbattibile, folle oceaniche si radunano per vederlo, ma mantiene sempre e comunque l'umiltà di chi sa di trovarsi in quel posto per gioco, per sfida prima ancora che per mestiere. E la sfida è tutta diretta a sè stesso, non tanto ai rivali, che comunque poco sono riusciti a fare per impensierirlo. Da un'idea dello stesso Herzog; musiche dei Popul Vuh. 6/10.

Sulla trama

1973/74: Herzog segue le gare di salto con gli sci di Walter Steiner, intagliatore svizzero che detiene numerosi record nella disciplina.

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