La recensione su Pirati

di supadany

6 stelle

VOTO : 6++.

Film ambizioso (il budget era consistente), almeno per il tentativo di fare un film avventuroso e rilassato parlando di pirati (è andata molto meglio negli anni duemila a Verbiski con i suoi Caraibi), ma il complesso non funziona a pieno regime, pur divertendo spesso e volentieri.

Il capitano Red (Walter Matthau) ed il suo fido mozzo Rana sono alla deriva in mezzo al mare.

Tratti in salvo da un galeone che batte bandiera spagnola, avranno idee sostanzialmente diverse sul da farsi nel proseguo della loro avventura.

Il capitano brama per i tesori presenti sulla nave (l’indole non mente), mentre Rana si innamora.

Da qui una serie di avventure picaresche.

Il divertimento non manca, ma il ritmo globale non è all’altezza delle aspettative per un film in cui gli obiettivi sono più alti dei risultati.

Polanski si offre, per una volta, ad un contesto più sciolto (a cui teneva da tempo) in cui l’obiettivo di fondo è intrattenere con brio.

Operazione solo parzialmente riuscita, ci si diverte, ma solo a sprazzi e soprattutto grazie alla verve di Matthau che contamina la pellicola con la sua inebriante presenza (anche se oggi lo Sparrow di Deep lo surclassa alla grande, ma non è certo colpa sua).

Dunque un film di sali e scendi dove i primi sono più presenti dei secondi, ma manca un qualcosa di più per raggiungere in pieno l’obiettivo.

In ogni caso è un prodotto egregio che si fa piacevolmente vedere, pur non conquistando (soprattutto oggi che di pirati se son passati altri).