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Ragazzi perduti

Regia di Joel Schumacher vedi scheda film

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La recensione su Ragazzi perduti

di giurista81
6 stelle

Primo film di un certo successo diretto dal talento incompiuto Joel Schumacher. Ex costumista di Woody Allen e poi sceneggiatore, Schumacher viene lanciato nell'horror dal regista de Il Presagio (ma anche Superman e Arma Letale) Richard Donner, dimostrando subito una certa predilezione per tipologie di film caratterizzati da una certa violenza. Girerà in seguito diversi trhiller abbastanza buoni ma con finali non sempre all'altezza, tra gli altri, 8mm Delitto a Luci Rosse (1999), Un Giorno Di Ordinaria Follia (1993), Il Cliente (1994), In Linea con l'Assassino (2002) e Trespass (2011), concedendosi un'altra parentesi horror col musical Il Fantasma dell'Opera (2004) e fallendo la grande occasione della carriera alla direzione dei due Batman (Batman Forever e Batman & Robin del 1995 e 1997) successivi all'apporto al personaggio offerto da Tim Burton.

Jeffrey Boam, adattatore del romanzo di Stephen King La Zona Morta (1983) per l'omonima pellicola diretta da David Cronenberg e successivamente sceneggiatore di registi quali Joe Dante (Salto nel Buio), Richard Donner (Arma Letale 2 e 3) e Steven Spielberg (Indiana Jones e L'Ultima Crociata), sviluppa in chiave funny il soggetto firmato dai misconosciuti James Jeremias e Jan Fischer. Ne viene fuori una storia che è a metà strada tra una parodia e un film di formazione, dove i vampiri assumono la veste dei ragazzacci di quartiere che vagabondeggiano e si atteggiano da bulli.

Sembra in altri termini di vedere Gioventù Bruciata (ricordata per la prova di iniziazione con le due moto, al posto delle auto, lanciate a folle velocità verso un dirupo al fine di scoprire chi per primo cederà dalla prova di coraggio) virato all'horror, con un copione che anticipa, per alcuni aspetti, Point Break (1991) della Bigelow. Infatti abbiamo Michael, il ventunenne Jason Patric in versione Jim Morrison, trasferitosi con la famiglia a Santa Carla, infatuarsi di una ragazza che frequenta un tipo con i capelli punk (il figlio d'arte Kiefer Sutherland). L'interesse per la giovane lo porta a entrare a far parte della banda di motociclisti che scorrazza di notte in sella alle moto da cross, aggirandosi attorno al luna park della cittadina marittima. L'amore per la giovane spinge Michael a superare diverse prove di iniziazione e a divenire, a sua iniziale insaputa, un vampiro, tra allucinazioni (fastidiose quelle dei vermi al posto degli spaghetti o dei bacherozzi al posto del riso) e strane bevute.

La parte con la banda di Sutherland è seriosa, caratterizzata dalla presenza di vere e proprie sequenze horror. I vampiri volano, rapiscono persone alla stregua di aquile con le caprette (scene rappresentate dalla soggettiva dei vampiri). C'è una mattanza sulla spiaggia e ci sono sequenze visivamente molto affascinanti, con una fotografia che gioca sui contrasti. Abbiamo la scena in notturna dell'iniziazione col gruppo che si sorregge in sospensione sotto i binari di un ponte mentre passa il treno. Il momento ha un'atmosfera orrorifica rappresentata da una fitta nebbia che cancella lo strapiombo dove si lasceranno andare i ragazzi (Point Break ruberà certe ispirazioni). Di converso, il covo dei vampiri è caldissimo e vede gli stessi riposare di giorno stando capovolti con i piedi, deformati, utilizzati come arti prensili.

Su questa parte seriosa, gli sceneggiatori montano la parodia rappresentata dal fratello minore di Michael, interpretato dallo sfortunato Corey Haim (morirà a trentotto anni per i postumi di un'intossicazione da droghe), e dai due ragazzini idioti (i fratelli Ranocchi) che si improvvisano, con fare pomposo e da adulti, cacciatori di vampiri salvo poi farsela sotto alla vista dei mostri. Questo gruppo devasterà la casa di famiglia di Michael, mentre questo svolazza a destra e a sinistra non ancora ad agio con i poteri della sua nuova progenie.

Il finale è un ben equilibrato mix tra azione, horror e parodia che fa di The Lost Boys un divertente prodotto superiore alla media dei cosiddetti teen horror. Notevoli anche gli effetti speciali, con i vampiri che si liquefanno, sotto l'azione dell'aglio pasturato nell'acqua benedetta, e la casa di Michael che inizia a eruttare sangue dai lavandini, dal water e dalle tubature della casa.

Apprezzato dalla critica, ha conquistato un Saturn Award quale “miglior film horror” ottenendo un incasso di trentadue milioni di dollari a fronte di un budget di otto. Divertente, ma più parodistico che serio.

 

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