Regia di Tim Burton vedi scheda film
Il “ritorno” del pipistrello riduce ai minimi termini la capacità di identificare in Batman l’eroe universale (già debole nella puntata precedente), relegando il protagonista in un ruolo di terz’ordine. Keaton ripropone una figura troppo gelida e asettica, specie nei panni di un personaggio che - malgrado la sua vita notturna - dovrebbe opporre la luce del bene al regno del male. Regno del male la cui carica emotiva è parecchio annacquata rispetto al diabolico Nicholson, DeVito non riuscendo a spaventare nemmeno un pinguino, e anzi suscita il compatimento per il suo assurdo destino. Il fascino del male è più che altro scenografico, merito di Tim Burton e di una Gotham City versione natalizia: più nera, più gotica e più suggestiva che mai (come una città simile possa credere ancora nel Natale è un autentico paradosso, forse l’idea più interessante del film). Pure esclusivamente estetici sono i pregi di Catwoman, assolutamente magnifica ma incerta nella sua ambiguità tendenzialmente malvagia, mero ornamento in un dramma privo di mordente. Tre stelle appena appena.
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