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Falchi

Regia di Toni D'Angelo vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Falchi

di axe
5 stelle

Un poliziesco italiano, "coraggioso" nelle intenzioni ma non del tutto riuscito. Due "Falchi", poliziotti che operano in borghese e sono sempre in prima linea contro il crimine violento, nonostante caratteri difficili, costituiscono una squadra. La loro routine di pericolo e dolore è spezzata dalla lotta che si trovano a dover sostenere, ognuno per un motivo diverso, contro un'organizzazione criminale cinese. Il film è ambientato in una Napoli autunnale, oscura, plumbea, che potrebbe essere una qualsiasi metropoli mondiale, con i propri marcio e corruzione. In questo contesto, agiscono i protagonisti Peppe e Francesco, interpretati da Fortunato Cerlino e Michele Riondino. Il regista li tratteggia con molta cura : il primo è un attempato veterano, razionale nella conduzione del proprio lavoro ma ormai stanco; agisce al limite della legalità come addestratore di cani, anche da combattimento. Il secondo è un giovane impulsivo, dal grilletto facile e dall'animo cupo, costantemente tormentato dai rimorsi per un'azione finita in tragedia, ed incapace di trovare consolazione tra droghe, alcool e donne. Trovano una temporanea consolazione nell'affetto per un cane e nell'infatuazione per una giovane donna cinese, ma sarà proprio questo cedere ai sentimenti la causa per la loro successiva e definitiva rovina. Ho apprezzato la caratterizzazione dei personaggi, e la recitazione degli attori, ma sono rimasto deluso dall'evolversi della storia, che ho trovato estremamente poco realistica, tanto nell'intreccio quanto nella conclusione. Mi sembra assurdo che due uomini d'azione preparati, fino a poco prima molto attenti alla propria incolumità, si lascino indurre ad agire d'istinto, senza coordinazione ne' ausilio, e finiscano per essere vittime della loro avventatezza. La conclusione è d'impatto, ma lascia l'amaro in bocca. La colonna sonora è valida, è costituita da una sequenza strumentale maliconica che si ripete molto spesso, ed alcuni brani in dialetto campano. Inoltre, ho apprezzato la scelta di ambientare il film a Napoli ma evitando i consueti clichès : non c'è riferimento alla Camorra, non ci sono siparietti in dialetto, etc.

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