Regia di Michael Ritchie vedi scheda film
In un'epoca in cui il film impegnato era guardato con occhi benevoli dai produttori, "Il candidato" è un tipico prodotto di una fase eloquentemente "liberal" di Hollywood;un attore particolarmente coinvolto in cause democratiche come Rober Redford è l'ideale volto da dare all'aspirante senatore Bill McKay, che intraprende l'avventura politica quasi più per creare disturbo al potente candidato repubblicano che per vincere davvero il posto al senato.Ritchie mette su una prima parte decisamente interessante nel raccontare i meccanismi che stanno dietro a una campagna, perde un pò di terreno nell'inizio della seconda, in cui il film sembra conoscere un pò di stallo narrativo, e recupera in un finale ironicamente ambiguo. "Il candidato" non è un capolavoro, nè ambiva esserlo,probabilmente, quello che colpisce è come si è adeguata la nostra società a quella statunitense, anche e soprattutto nelle faraoniche e un pò vuote azioni di propaganda elettorale: è un film di oltre trent'anni fa, ma diversi passaggi della sceneggiatura appaiono come estrapolati da certi telegiornali di oggi.
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