Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Il candidato

di claudio1959

8 stelle

Bel film americano degli anni settanta, uno sguardo attento sulla politica spettacolo in America, meritato Oscar alla sceneggiatura originale.

Il candidato U.S.A. 1972 la trama: Bill McKay un avvocato californiano, pur avendo scarse speranze si candida al senato degli Stati Uniti d’America, contro tutti i pronostici vince le elezioni, però subito dopo ha un atroce dubbio. La recensione: Buon film politico di Michael Ritchie, i retroscena di una campagna elettorale come non li abbiamo mai visti , sembra di viverle le elezioni per il Senato della California nel 1972. Due sono i contendenti da una parte il senatore in carica grande favorito Crocker Jarmon, interpretato da Don Porter uomo esperto abituato alla comunicazione politica sicuro di vincere a mani basse, con un largo consenso, dall’altra parte il giovane candidato democratico Bill McKay giovane bello ed idealista a digiuno di politica ma spontaneo puro ed incontaminato, non abituato alle usuali menzogne e false promesse che si fanno nei comizi, ad interpretarlo Robert Redford nel pieno della sua gioventù e bravura, negli anni settanta ha inanellato una serie di film azzeccati che lo hanno lanciato come il grande attore che è diventato, fino a diventare grande regista con il magnifico “Gente comune” del 1981 clamoroso premio Oscar alla regia al debutto. Il candidato ha la capacità di farci capire che tutto è menzogna ed artificio, pur di arrivare alla vittoria al potere ed alla gestione di questo. Meritato premio Oscar allo sceneggiatore Jeremy Larner, uno script sublime teso e compatto.Il candidato è un bel film piacevole da seguire, con bellissime scene di massa in esterni, si respira proprio la mentalità americana, come in “Nashville” l’affresco country western music del grande Robert Altman, un mondo che conosciamo attraverso i film. Grande interpretazione anche di Peter Boyle è Marvin Lucas colui che intuisce il valore politico di Bill McKay un attore che rimane nell’immaginario poetico di quegli anni con “Taxi driver” e “Frankenstein Junior” i suoi titoli più eclatanti e famosi, Allen Garfield è Howard Klein dell’entourage di McKay ottimo caratterista, l’immenso Melvyn Douglas è John McKay il padre di Bill famoso senatore che ha un ruolo determinante a favore del figlio quando entra in campo al suo fianco, attore eccezionale ed indimenticabile nello struggente dramma di Martin Ritt “Hud il selvaggio”, film meraviglioso,la bellissima e molto brava Karen Carlson è Nancy la moglie di Bill, strano caso di attrice bravissima che non ha sviluppato una grande carriera, qui veramente in parte ed esteticamente perfetta. Il senso compiuto però che da smalto al film e lo eleva lo si coglie nell’ultima immagine, quella che rimane nella memoria. Nella scena finale, Bill McKay visibilmente emozionato e stordito alla festa della vittoria trascina Lucas in una stanza mentre fuori impazza la confusione McKay chiede a Lucas: "Cosa facciamo adesso?". La folla dei giornalisti arriva per trascinarli fuori, e McKay non riceve una risposta, finale mostruosamente bello, Bill McKay riuscirà dopo il trionfo a non cambiare e non farsi fagocitare dal sistema del potere politico ?. Ai posteri l’ardua sentenza. Voto 8 Interpreti e personaggi Robert Redford: Bill McKay Peter Boyle: Marvin Lucas Melvyn Douglas: John J. McKay Don Porter: senatore Crocker Jarmon Allen Garfield: Howard Klein Karen Carlson: Nancy McKay Quinn K. Redeker: Rich Jenkin Morgan Upton: Wally Henderson Michael Lerner: Paul Corliss Natalie Wood: se stessa

Chiudi

Ti è stata utile questa recensione? Utile per

7 utenti.

chiudi

Per te? Sì