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Il cavaliere elettrico

Regia di Sydney Pollack vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Il cavaliere elettrico

di Utente rimosso (LGiulia)
9 stelle

Sydney Pollack crea un piccolo capolavoro, un'opera che sa commuovere senza essere melensa, un film in cui si mescolano con maestria idealismo e materialità, amore e emozioni umane. Rizing Star, Sonny e Hallie non sono solo i punti focali sui quali si snoda la pellicola, ma anche delle caratterizzazioni che possiamo trascendere, in termini di rapporti emozionali e di vita, a quello che è il nostro vissuto. E penso che questo, oltre che la grandezza del film, faccia di quest'opera una piccola chicca.

L'incipit è a dir poco commovente: il film si apre con le vittorie di Sonny e i suoi incidenti, dopo i quali era sempre riuscito ad alzarsi e a vincere ancora. Poi la sua discesa: un declino lento, o, forse, troppo rapido, una vita che non gli appartiene più, dedita a sponsorizzare cereali, indossando un ridicolo costume fatto di lampadine luminose. Tra alchool e smodatezze, Sonny ha perso le sue virtù e le sue certezze, fino all'incontro dapprima con Hallie che lo pone innanzi ad una scomoda verità, chiedendogli cosa si prova a passare da campione del mondo di rodeo a semplice oggetto di pubblicità; poi l'incontro con il malato Rizing Star. Penso che in quel cavallo drogato, imbruttito da un costume carnevalesco, non curato e considerato una mera attrazione per i visitatori di Las Vegas, Sonny abbia rivisto se stesso, il suo dramma e abbia compreso ciò per cui vale sinceramente la pena vivere. Ecco il motivo del suo "furto". Hallie, forse l'unica ad aver visto qualcosa in più in Sonny, lo segue e guadagna la sua fiducia, tanto che insieme, guideranno Raizing Star verso la libertà e verso i suoi simili. In questo percorso i due, conoscendosi e scoprendo di condivedere qualcosa, si lasceranno andare ad un amore passionale e intenso, ma breve al contempo.

 

 

Questo film è ricco di grandissime emozioni, che ci sono trasmesse, non solo dalla complicità dei due attori Redford e Fonda, ma anche dalle bellissime scene naturali, in cui si coglie il vero senso della libertà intesa come vita pulsante e grande respiro.

L'amore poi che nasce tra Sonny (Redford) e Hallie (Fonda) è un sentimento che ognuno di noi comprende e magari ha vissuto: quella passione che ti unisce così fortemente a una persona che conosci pochissimo, ma della quale ti sembra di sapere già tutto; un'emozione totalizzante perchè si basa su una passione comune, su uno scopo comune, sulla fiamma di un momento. La libertà di godere di qualcosa a suo modo unico e bellissimo, seppur destinato a finire e spegnersi, mantenendosi nel ricordo, o, usando le parole di Sonny, in un eterno ringranziamento quando accendendo la tv vedrò te parlare. Insomma, quel ricordo che non serba rancore, ma solo felicità, e ciò si riscontra nel momento in cui vedendo qualcosa che l'altro ha fatto o qualcosa che ci ricorda dell'altro, non possiamo che fermarci per un attimo e sorridere.

La libertà di Rizing Star è il simbolo della libertà di tutti coloro che, un pò come anche Sonny, sono diversi dagli altri, quasi incomprensibili, e destinati ad una vita fatta di spazi immensi e senza confini. 

 

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