Regia di François Ozon vedi scheda film
Mah!...che non è un commento e tantomeno una recensione (io non scrivo recensioni). Mah è la sintesi dell’ultima fatica di Ozon, regista che non è mai stato nei miei registri più alti. Non c’è sostanzialmente nessuna evidenza in questo film che lo renda criticabile, ma altrettanto nulla che lo renda particolarmente apprezzabile. E’ un film che vivacchia tra un gradevolissimo bianco e nero, una storia credibile con qualche tratto incerto (l’incontro nella trincea e l’epilogo che ne segue appaiono, proprio perchè centrali alla narrazione, troppo banali ed improbabili) e un'apprezzabile tensione nella prima parte. Dopo la rivelazione di chi sia veramente Adrien la pellicola perde interesse, diviene nella sostanza prevedibile e sconta ripetute lentezze. Nessun tremore, o sussulto o commozione. Tutto ben fatto ma complessivamente tendente alla noia. La cosa che mi è piaciuta di più (a parte gli occhi della protagonista e l'esecuzione di Chopin per violino e pianoforte) è l'efficace rappresentazione della repressa voglia di rivalsa di tanta parte del popolo tedesco sul quale farà leva quel demente di Hitler per realizzare il suo farneticante piano espansionistico. Per il resto ho avuto l'impressione di una minestrina più o meno riscaldata di deja vu (l’amore che travalica tutto, il perdono di Anna non indagato, privo di una palpabile e percorsa sofferenza, ma frettolosamente concesso con la benedizione delle grate di un confessionale, qualche suicidio incerto, tante bugie a fin di bene). Visionabile ma non indispensabile.
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