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Il grande inganno

Regia di Jack Nicholson vedi scheda film

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La recensione su Il grande inganno

di spleenish
8 stelle

Il grande inganno" godrà senza dubbio dell'ammirazione dei cinefili ma difficilmente conquisterà le folle. Il perchè è presto detto: pur nella raffinatezza di tecnica e stile gli mancano ritmo, spirito e chiarezza.
Il film cerca di seguire la falsariga di "Chinatown". Il tutto in un intreccio in credibilmente ingarbugliato e fitto di dialoghi.

Sulla trama

Jake Berman incarica l'investigatore privato Jake Gittes di pedinargli la moglie Kitty, che sospetta infedele, ma è impreciso e reticente con lui, che deve costruirsi da solo le fasi e i perchè dell'inganno. L'indagine lo conduce dentro un labirinto di intrighi che si vanno via via complicando. Scoperto l'appuntamento di Kitty con il maturo Mark Bodine presso un Motel, l'investigatore vi si apposta e riesce a registrare l'incontro dei due amanti, troncato in modo assolutamente imprevisto dalla voce carica di collera di Jake Berman - non si sa come sopraggiunto - che subito spara alcuni colpi di pistola, uccidendo il rivale. Nel trambusto che ne segue, l'investigatore - pur sorpreso per la micidiale incursione del cliente - riesce a dileguarsi, portando con sè la registrazione ed anche la pistola dell'assassino. Nell'ascoltare la registrazione, è colpito da insinuazioni e nomi pronunziati dall'ucciso durante l'incontro con Kitty, che gli aprono una nuova pista. Scopre così che Mark Bodine non solo era rivale in amore del suo cliente, ma anche suo antagonista in affari, e che lo ricattava per impadronirsi dei cospicui diritti minerari sui terreni da loro lottizzati. L'omicidio era dunque premeditato. Frattanto la vedova di Mark Bodine, Lillian, denuncia Jake Berman per l'uccisione del marito. L'investigatore riesce a sedurre la donna, la quale si lascia sfuggire particolari che gli consentono un iniziale sgroviglio dell'intricata matassa. Finchè, dopo aver corso incredibili peripezie ed essere sfuggito ad agguati mortali da parte di profittatori spregiudicati, che lo assillano con pressioni e minacce perchè consegni la compromettente registrazione, perviene finalmente a sciogliere il giallo e chiarirne i dettagli. L'avventura extra coniugale di Kitty ha alle spalle uno stato di inquietudine e di frustrazione dovuto al persistere di negati rapporti col marito, che non ha il coraggio di aprirsi con lei e confidarle di aver pochi giorni di vita a causa di un male incurabile; Kitty è figlia di Catherine Mulrway, un'antica fiamma dell'investigatore - defunta da oltre un decennio - con la quale lui si era solennemente impegnato di continuare a vegliare sulla ragazza; i diritti minerari sul contesi terreni riccamente petroliferi appartengono a Catherine, e quindi, per legge, a Kitty, l'unica erede. Impietosito dal destino incombente sul suo cliente, ormai prossimo alla morte, l'investigatore è spinto ad alterare la registrazione per sottrarlo all'imputazione di omicidio. Vince la causa, ma Jake si sente comunque demoralizzato, e, quando scopre che i terreni per cui si e battuto sono stati perforati da ignoti speculatori per risucchiarne il petrolio, ritiene non restargli altra scelta che far saltare il giacimento. Accende una sigaretta sul petrolio che affiora e muore in un rogo spaventoso.

Su Jack Nicholson

In questo Grande inganno, da lui interpretato e diretto, Nicholson può contare su una larga disponibilità di mezzi. Ma gli sfugge del tutto il racconto: pur suggestivo esso è quasi indecifrabile, e anche a motivo di quell'amnesia che colpisce o ha colpito il protagonista.

Su Jack Nicholson

Affascinano le atmosfere del film, la fotografia morbida e torbida, l'esercitazione linguistica, il dolce, ingannevole estraniamento e la grazia pachidermica di un Jack Nicholson controllato, l'eleganza trattenuta e il pianto virile di Harvey Keitel, attore mai troppo lodato mai troppo sfrenato.

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