Regia di Kevin Smith vedi scheda film
Due amiche adolescenti sono obbligate a lavorare in un minimarket proprio la sera in cui vorrebbero partecipare a una festa. Proprio durante il loro turno forzato avviene l’inspiegabile: misteriose, buffe e malvage creature si risvegliano all’interno del negozio.
A due anni di distanza da Tusk (2014) e cinque da Red State (2011), pellicole che avevano segnalato un’inedita svolta horror, Kevin Smith ritorna in carreggiata proponendo – solo in apparenza – un’innocua commedia di/per teenagers, palesemente ispirata alle sue radici: nella prima parte, infatti, Yoga hosers sembra una sorta di remake di Clerks (1994) a uso e consumo della figlia del regista, Harley Quinn (ebbene sì: è il suo vero nome) Smith, e dell’amica Lily-Rose Depp, i cui celebri genitori sono nientemeno che Vanessa Paradis e Johnny Depp (peraltro entrambi attori in questo film). Ma la seconda metà dell’opera si contorce su sé stessa e rientrano di prepotenza le atmosfere horror tanto care al regista (e sceneggiatore) in questo fase della sua carriera; con un pizzico di effetti speciali e senza disperdere la carica demenziale della trama, Yoga hosers diventa una storia di sangue, brividi, risate e… nazisti del terzo millennio. Purtroppo l’amalgama non funziona in alcun modo e certo anche le due protagoniste non sono esaltanti; ma senza ombra di dubbio il primo fattore a cui imputare il fallimento del film è relativo alla scrittura sconclusionata e, quel che è peggio, del tutto prevedibile e senza originalità. Da Clerks in avanti pare che Smith faccia un passo indietro ogni volta che ritenta la carta della commedia. Fra gli altri interpreti: Adam Brody, Austin Butler, Tyler Posey, Genesis Rodriguez, Natasha Lyonne, Tony Hale e Justin Long nella parte del guru, la più incomprensibile di tutto il pasticcio, ai limiti dell’imbarazzante. 2,5/10.
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