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Tales of Halloween

Regia di Darren Lynn Bousman, Neil Marshall, Lucky McKee, John Skipp, Andrew Kasch, Mike Mendez, Ryan Schifrin, Paul Solet, Axelle Carolyn, Dave Parker, Adam Gierasch vedi scheda film

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La recensione su Tales of Halloween

di inthemouthofEP
6 stelle

Brillante horror a episodi a tema Halloween, composto da 10 corti - di cui almeno 2 eccezionali - diretti da registi del nuovo millennio e ispirati ai capolavori di Bava, Romero e Carpenter. Non sempre tutto scorre liscio, ma l'operazione merita almeno una visione: uno scherzetto gustoso come un dolcetto.

Si sa. Il miglior modo per dimenticare i problemi delle nostre frenetiche e incasinate vite è quello di staccare la spina dalla realtà, trovare il modo di rilassarsi, di spegnere il cervello anche solo per un'ora e mezza, evitando quelle seccature che oggi ci tormentano, aggravate da una situazione generale del nostro paese inevitabilmente spaventosa ma che, almeno nel breve periodo, bisognerà sopportare.

Un piano, questo del relax spensierato durante la tempesta, che, sebbene non elimini i problemi, funziona per ritrovare il buon umore anche nelle circostanze più buie e apparentemente senza uscita: l'ho testato io stesso sulla mia pelle più volte nell'ultimo anno, funestato dal costante spauracchio dell'esame di maturità, e vi assicuro che ha funzionato.

E un modo sicuramente efficace - e godurioso - di attuare questo mio sotterfugio è quello di guardare questo TALES OF HALLOWEEN, film horror antologico datato 2015, uno dei tanti esperimenti che, sempre tra il serio e il faceto, raccolgono un numero impressionante di autori più o meno conosciuti a dirigere cortometraggi spaventosi, a tratti visionari.

 

locandina

Tales of Halloween (2015): locandina

Tales of Halloween si iscrive quindi in quel divertente ed estremo filone di horror antologici del nuovo millennio, tra i quali possiamo ricordare gli orientali Three (2002) Three... extremes (2004), la bellissima saga dei V/H/S (nata nel 2011 e con un quinto capitolo in arrivo a ottobre), i due ABCs of Death (2012 e 2014), Southbound (2016) e Holidays (2016).

I modelli antologici per la creazione di questi progetti sono i soliti: si va dal glorioso Creepshow di Romero (1981) ai vari Racconti della cripta dello Zio Tibia (1989-1996, oggi quasi introvabili: HELP!) fino al monumentale I tre volti della paura del maestro Mario Bava (1963).

 

Tales of Halloween recupera una messa in scena piuttosto classica, confezionando ogni singolo episodio con uno stile nel complesso molto classico e senza particolari sperimentalismi, visto che non presenta né gli episodi found footage snuff e sballonzolanti dei vari V/H/S né l'impianto veloce e a tratti pubblicitario dei due ABCs of Death, tanto da ricordare (in termini di ispirazione stilistica) più Bava che Wingardpiù Romero che Ben Wheatley

 

10 episodi di circa 10 minuti ciascuno, qualcuno più riuscito qualcuno meno, ma nel complesso tutti molto piacevoli.

10 episodi diretti da altrettanti registi non tutti ugualmente noti, tra i quali le punte di diamante sono sicuramente Darren Lynn Bousman (Saw IIIIIIV), Lucky McKee (MayThe Woman) e Neil Marshall (The DescentDoomsday).

10 episodi ambientati nella stessa cittadina ma non collegati tra loro, che si muovono tra dolcetto o scherzetto e cassette de La notte dei morti viventi, avendo come comune denominatore la notte di Halloween (vera unità di tempo aristotelica) e un certo gusto del contrappasso dantesco nel punire i criminali.

10 episodi impreziositi da gustosissimi cameo di diversi registi horror della vecchia guardia, tutti da scovare (dal compianto Stuart Gordon a Landis, ma non solo...). 

 

scena

Tales of Halloween (2015): scena

 

La voce suadente e spettrale di Adrienne Barbeau ci accompagna di porta in porta, vera Cicerone dell'orrido e del demoniaco, pronta a risvegliare spettri, demoni e assassini, riassumendo i panni del DJ già vestiti nel 1980 nel cult Fog del maestro Carpenter.

È la notte di Halloween, e cominciano le mortali (dis)avventure.

 

1) Sweet Tooth - diretto da Dave Parker (***) 

Per riuscire a mandare a letto il bambino loro affidato, una giovane babysitter con minigonna inguinale e il suo ragazzo si inventano la storia di uno spettro che sbudella le persone per mangiare i dolci che hanno nei loro stomaci, ma lo spettro è più reale di quanto pensano...

Episodio simpatico che denota una grande abilità registica (specialmente nella profondità di campo), ma pecca di banalità: l'idea della leggenda inventata da due teenager infoiati per mandare a letto un bambino e che si ribella contro i suoi creatori era già alla base dell'episodio B is for Bigfoot del primo ABCs of Death. Peccato per la scopiazzatura.

 

2) The Night Billy Raised Hell - diretto da Darren Lynn Bousman (***½)

Un bambino viene spinto a imbrattare la casa di un anziano sinistro e solitario, salvo venir poi preso in ostaggio dall'uomo, che si rivelerà essere il diavolo in persona e organizzerà un bello scherzetto al giovane disturbatore...

Corto gustoso e senza pretese, caratterizzato da un montaggio veloce e senza pause tipico del cinema di Bousman. Fotografia baviana al massimo. Il contrappasso è esagerato ma geniale.

 

scena

Tales of Halloween (2015): scena

 

3) Trick - diretto da Adam Gierasch (***½)

Quattro amici stanno passando la notte di Halloween tra fumo e tv, quando vengono assaliti da un gruppo di bambini assassini in missione.

Episodio cattivissimo e con qualche barlume di piano sequenza, uno dei pochi di questa selezione a essere anche impegnato socialmente, in questo caso per la difesa dell'infanzia.

 

4) The weak and the weaked - diretto da Paul Solet (***½)

Tre giovani delinquenti vanno incontro al loro destino, affrontando un demone evocato da una delle loro precedenti vittime.

Un segmento che fa molto Guerrieri della notte, risulta ben ritmato e a tratti mostra dei sentimenti non scontati per un prodotto di questo tipo. Il mostro finale è realizzato maluccio però.

 

scena

Tales of Halloween (2015): scena

 

5) Grim Grinning Ghost - diretto da Axelle Carolyn (***)

Una ragazza viene perseguitata da un fantasma che uccide chiunque si giri a guardarlo.

Tra il Teke Teke di Shiraishi e il mito di Orfeo e Euridice, la giovane regista belga imbastisce un episodio tutto sommato gradevole, senza però trovare mai il guizzo e sprecando la suspense creata in un finale scontato e troppo veloce per essere disturbante o memorabile.

 

6) Ding Dong - diretto da Lucky McKee (***½)

Una donna che non riesce ad avere figli è in realtà una strega ossessionata dai bambini che costringe il succube marito a una sorta di terrorismo fisico/psicologico che esploderà la notte di Halloween.

Corto tecnicamente impeccabile, che dosa bene la parte comico-surreale con quella favolistica-horror, in un contesto cittadino credibilissimo e con delle metamorfosi stregonesche semplici ma di notevole impatto. Troppo confusa però la trama, e il soggetto in soli dieci minuti sembra sinceramente un po' sprecato.

 

7) This means war - diretto da Andrew Kasch e John Skipp (**)

Due vicini si scontrano per le decorazioni di Halloween: uno è il classico borghese da sogno americano, l'altro è un metallaro che allestisce il proprio giardino come fosse un concerto dei Gorgoroth.

Episodio piuttosto anonimo e poco coinvolgente, piacevole solo per gli appassionati di musica metal.

 

8) Friday the 31st - diretto da Mike Mendez (**)

Un serial killer uccide una teenager e schiaccia un piccolo alieno, ma l'alieno entrerà nel corpo della ragazza per vendicarsi.

Episodio demenzialissimo tra Venerdì 13Il mago di Oz e la letteratura di fantascienza, peccato sia anche scontatissimo. Forse l'unica storia a essere quasi soporifera.

 

9) The Ransom of Rusty Rex - diretto da Ryan Schifrin (****)

Due malviventi rapiscono il figlio di un ricco industriale per ottenerne il riscatto, ma ben presto si renderanno conto che il bambino è un piccolo goblin molto pericoloso.

Corto quasi perfetto, veramente notevole nel mettere in scena la tensione e nel decostruire i meccanismi dell'horror/comedy, tra cui l'eterno ritorno del mostro. Tra Mr. Vendetta Babadook c'è questo episodio.

 

10) Bad seed - diretto da Neil Marshall (****)

Una zucca di Halloween mutante prende vita e comincia a mangiare tutte le teste che incontra sul suo cammino.

L'episodio senza dubbio migliore del lotto. Neil Marshall dirige con ritmo e con uno stile notevole, forse più vicino alla stratificazione di un lungometraggio che alla velocità di un corto, tanto che rimane un po' il rimpianto di non poter vedere questa storia trattata come film a sé stante. Gli ingredienti ci sono e stanno tutti al loro posto: assassino insospettabile e macabramente divertentissimo, indagini condotte da personaggi tridimensionali, metafora causticissima sul capitalismo made in USA...

 

scena

Tales of Halloween (2015): scena

 

Tales of Halloween, tra alti e bassi, è un'antologia classica, sanguinolenta, non troppo sperimentale. Non raggiunge certo i perversi livelli artistici di Three… Extremes o la realistica immedesimazione - metafora di un mondo iperconnesso e schizzato - di V/H/S/2, ma risulta decisamente frizzante e nel complesso riuscita.

 

Tanto zuccherosa e glucidica da essere semplicemente gustosissima.

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