Regia di Raffaele Matarazzo vedi scheda film
Giovannino, licenziato in quanto celibe, per risparmiare va a vivere con la sorella e il figlio di lei, Carlino. Quest'ultimo è un giovane viveur che coinvolge nelle sue scorribande anche Giovannino. L'uomo, già visto come un facile capro espiatorio da tutta la famiglia, si assume così le colpe in ogni circostanza, compresa la gravidanza della domestica Lisa.
Non il migliore dei film con protagonisti i tre De Filippo, Eduardo nel ruolo principale e Peppino e Titina spalle, Sono stato io! nasce come trasposizione per il grande schermo della commedia teatrale E' stato Giovannino, a firma Paola Riccora. La sceneggiatura di Giuseppe Amato, Aldo Vergano e del regista Raffaello Matarazzo fa il possibile per rendere la storia cinematografica, ma la prevalenza netta dei dialoghi sull'azione la dice lunga sia sull'origine del testo che sul ristretto budget con cui si è lavorato, e lo stesso dicasi della predominanza delle scene in interno su quelle in esterno. Certo, i De Filippo e gli altri attori sono impeccabili, compresa la giovane Alida Valli, appena sedicenne, in uno dei suoi primissimi ruoli (e ci sono anche Federico Collino, Tecla Scarano, Isa Pola e Lina Gennari), ma l'andamento della trama è decisamente scontato e le psicologie dei personaggi appaiono piuttosto deboli: puro intrattenimento, messo in scena con perizia e mestiere, ma null'altro nei settanta minuti di proiezione di Sono stato io!. Siamo d'altronde nel 1937 ed è difficile chiedere di più a un cinema stantio e innocuo, fortemente frenato dalla censura di regime, come quello italiano. 4/10.
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