Regia di William Friedkin vedi scheda film
"Vivere e morire a Los Angeles" è un poliziesco di una potenza impressionante. Violento, nichilista e desolato;ma cosa più importante: ben fatto!
Tutto funziona alla perfezione intorno ad un plot "convenzionale"; ma la grandezza di Friedkin risiede nel dare ulteriore forza e forma al già visto.
Montaggio serrato, fotografia impeccabile, sceneggiatura chirurgica e attori tutti in gran forma, inchiodano lo spettatore per due ore in un vortice di action ben calibrata.
Un poliziotto, Chance (Petersen), dalle maniere non proprio ortodosse, dà la caccia ad uno spietato falsario, Masters (Defoe), colpevole tra l'altro di aver ucciso il suo collega prossimo alla pensione. Per Chance la questione si fa personale. La sete di giustizia, però, diventa ben presto desiderio di vendetta personale; una vera e propria ossessione in cui il confine tra Bene e Male viene ripetutamente oltrepassato; dove il fine giustifica l'utilizzo di tutti i mezzi a disposizione, anche di quelli più brutali.
Tutto ciò che resta è una landa desolata dai contorni metropolitani, in cui tutti sguazzano nella merda fino al collo.
La salvezza è una chimera....per chi si è spinto troppo in là...
8
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