Regia di Claudio Caligari vedi scheda film
Vittorio e Cesare sono due amici fraterni che vivono nella squallida periferia di Ostia. Dediti ad abituale uso di alcool e droghe, racimolano soldi spacciando e con attività illegali di vario genere, mentre ogni occasione diventa buona per menare le mani. La loro vita estrema e autodistruttiva pare senza speranza, sebbene a un certo punto Vittorio ha la forza per cercare una svolta, iniziando a lavorare in un cantiere.
Di film o romanzi sulla vita disagiata nelle periferie romane (e non) ce ne sono molti, e ovviamente non si parla solo di Pasolini. Altrettante sono le rappresentazioni di giovani allo sbando, senza speranze, dediti agli stupefacenti ecc. ecc... Eppure, dopo poche sequenze, si ha l'impressione che tutto questo materiale pregresso sparisca, e che il regista Caligari sia il primo a dar volto a questi temi, tale è l'intensità e la forza che riesce ad imprimere alla sua storia. Così Vittorio e Cesare escono dallo schermo, diventano due persone reali, e attraversiamo con loro sfaceli e miserie, minuto per minuto, istante dopo istante. Senza potere fare a meno di soffrire le loro pene.
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