Regia di Giorgio Cristallini vedi scheda film
Attivo dai primi anni Quaranta come assistente di Goffredo Alessandrini, Giorgio Cristallini ha diretto pochi titoli in un lungo arco di tempo, ma sempre rimanendo ancorato al 'genere', a pellicole a basso costo destinate al più vasto pubblico. Dal melodramma al peplum, dal poliziottesco fino allo spaghetti western; questo I quattro pistoleri di Santa Trinità è il primo dei suoi due western all'italiana (seguirà Sei iellato amico, hai incontrato Sacramento, l'anno seguente) e non è sicuramente opera degna di nota, da qualsiasi punto di vista la si voglia inquadrare. La sceneggiatura dello stesso Cristallini è un rimpasto di tematiche e situazioni tipiche del filone, con un'eroina femminile - certo non una novità neppure questa - alla ricerca della giustizia e una minima dose di violenza ben camuffata da effetti speciali blandissimi (sangue rosellino ovunque), passando naturalmente per costumi e scene farlocchi all'ennesima potenza. Peter Lee Larence, Ida Galli/Evelyn Stewart, Philippe Hersent, Daniela Giordano, Raf Baldassarre, Umberto Raho, Valeria Fabrizi, Daniele Vargas: il cast è una riunione di seconde e terze linee a suo modo neppure sgradevole, pur con i limiti del caso; la scelta di inserire nel bel mezzo della trama un momento musicale in stile musicarello (l'ugola è quella della Giordano) è quella sicuramente più peculiare del lavoro intero, ma è un dettaglio altrettanto capace di generare perplessità. 2,5/10.
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